Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba in Cina: un passo verso la pace?

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Il Ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, è atteso in Cina da martedì a venerdì, in una visita che potrebbe segnare un punto di svolta nella ricerca di una soluzione politica alla crisi ucraina. Gli analisti sottolineano come questo evento dimostra che l'Ucraina riconosce sempre più il ruolo costruttivo e significativo della Cina nell'aiutare le parti in conflitto a cercare una possibilità di risoluzione politica. Questo, inoltre, contrasta con l'accusa degli Stati Uniti secondo cui la Cina sarebbe un "abilitatore decisivo" nel conflitto tra Russia e Ucraina, accusa che non sembra essere condivisa da Kiev, evidenziano i media cinesi.

La visita di Kuleba, su invito del membro del Politburo del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese e Ministro degli Esteri Wang Yi, si svolgerà dal 23 al 26 luglio, come annunciato dalla portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning. Lo stesso giorno, l'ambasciata ucraina in Cina ha pubblicato su Sina Weibo un video discorso del ministro ucraino rivolto al popolo cinese. Kuleba ha dichiarato: "Questa sarà la mia prima visita bilaterale nel vostro paese in qualità di Ministro degli Esteri. Discuteremo di questioni importanti come il ripristino della pace, l'approfondimento del dialogo bilaterale, l'espansione della cooperazione commerciale ed economica".

Li Haidong, professore presso la China Foreign Affairs University, ha affermato che la visita mostra come, dopo più di due anni di conflitto, i dirigenti in Ucraina abbiano riconosciuto che la crisi deve essere risolta attraverso misure politiche e diplomatiche, e che la Cina, potenza di grande influenza, ha sempre mantenuto una posizione di equità e giustizia. Sempre più persone in Ucraina, e anche nel mondo occidentale, stanno iniziando a rendersi conto che le armi fornite dagli Stati Uniti e dai suoi alleati non faranno altro che prolungare il conflitto e il bagno di sangue, senza offrire alcuna speranza di pace.

Domenica scorsa, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato la sua decisione di ritirarsi dalle elezioni presidenziali, con alcuni osservatori che affermano che tutte le parti coinvolte nella crisi ucraina hanno la stessa sensazione: gli Stati Uniti stanno per subire un cambiamento significativo nella loro posizione sulla crisi ucraina. Di conseguenza, le parti interessate si stanno preparando per questa eventualità, offrendo così qualche speranza di pace.

Dopo un incontro privato con l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il primo ministro ungherese Viktor Orban ha dichiarato che Trump chiederà rapidamente colloqui di pace tra Russia e Ucraina se vincerà le elezioni presidenziali di novembre, avendo sviluppato "piani ben fondati" a riguardo. Prima del suo viaggio negli Stati Uniti, Orban ha visitato Kiev, Mosca e Pechino.

Gli alleati sono molto preoccupati per l'incertezza negli Stati Uniti e cercano sempre più sostegno diplomatico e cooperazione da una potenza importante come la Cina, che può offrire un supporto certo e responsabile per la pace. Questo è fondamentale per l'Ucraina per trovare una via d'uscita dalla guerra senza fine, per mediare i suoi complessi problemi con la Russia e per liberarsi dal controllo e dalla manipolazione di potenze esterne sui suoi problemi di sicurezza.

Tuttavia, prima delle elezioni presidenziali statunitensi, l'amministrazione Biden e alcuni suoi alleati in Occidente continueranno a influenzare la crisi ucraina. Il conflitto ha portato enormi profitti al complesso militare-industriale statunitense, quindi le speranze di pace rimangono fragili e richiedono sforzi incessanti da tutte le parti.

Durante la visita, Kuleba discuterà con i suoi omologhi cinesi di come fermare l'aggressione russa e del possibile ruolo della Cina nel raggiungere una pace sostenibile e giusta. Questo incontro segue i colloqui tra il vice ministro degli Esteri cinese Sun Weidong e il primo vice ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiha avvenuti a Pechino il mese scorso. In quell'occasione, il politico ucraino aveva sollecitato Pechino a inviare una delegazione al vertice per la pace svoltosi in Svizzera, ma la Cina non aveva partecipato, sostenendo che la presenza di entrambe le parti in conflitto fosse una precondizione per qualsiasi summit di pace significativo.

La visita di Kuleba in Cina rappresenta un'opportunità cruciale per rafforzare il dialogo bilaterale e per esplorare nuove vie di cooperazione economica, ma soprattutto potrebbe segnare un passo importante verso la ricerca di una soluzione pacifica al conflitto.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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