Il Metodo Genova-Black Block e di questa foto sui media non vi è traccia...
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Come già visto a Genova venti anni fa, con i Black Block, oggi i media padronali sono impegnati a inglobare nelle violenze fasciste di Roma tutti coloro che oggi in Italia si oppongono al green pass e ad un fallimentare obbligo vaccinale per tutti. Preoccupante, comunque, che tra coloro che fanno di “tutta l’erba un fascio” ci siano anche sindacati di base che, dopo aver estromesso la questione obbligo vaccinale dalla piattaforma che indice le manifestazioni dell’11 ottobre, ora in nome delle violenze di Roma, dichiarano che ai loro cortei di domani non saranno tollerate posizioni “fasciste” (verosimilmente, quelle contro le vaccinazioni obbligatorie per tutti, a gennaio anche per i bambini sopra i due anni). E ciò, nonostante siano già numerosi gli aderenti a questi sindacati che si sono pubblicamente espressi contro la vaccinazione obbligatoria e il green pass e milioni di Italiani , tra i quali molti appartenenti alle forze di Polizia, che non si stanno affatto vaccinando per prepararsi al 15 ottobre. Una situazione che ha già fatto chiedere a Zaia e a settori della Confindustria di rimandare l’entrata in vigore del green pass.
Speriamo, comunque che i cortei dell’11 (ai quali hanno già annunciato la loro presenza i tesserati dissenzienti dei sindacati che li hanno indetti) invece di degenerare in colossali risse diventino un momento di discussione e di unione per arrivare ad un programma comune contro il padronato e contro il Governo che prefiguri, finalmente una alternativa a questa sciagurata gestione dell’emergenza Covid. Se così non sarà, invece di una “nuova stagione di lotte”, arriverà una dittatura sanitaria basata sul green pass e le susseguenti dosi di richiamo per riottenerlo.
Meglio per tutti tenerlo a mente.