Il Libano avverte Israele: qualsiasi attività nelle acque contese è un “atto ostile”

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Il Libano avverte Israele: qualsiasi attività nelle acque contese è un “atto ostile”

 

Provocazioni, atti ostili contro il Diritto internazionale sono cose che in questo momento storico in un’area già carica di tensione se ne farebbe volentieri a meno. Ma i burattini dell’occidente continuano in ogni parte del mondo a servire scioccamente i loro padroni con provocazioni inutili, come quella attuata da Israele nelle acque contese con il Libano.

Il presidente libanese Michel Aoun ha discusso oggi con il primo ministro ad interim Najib Mikati la questione dell'ingresso della nave Energean Power nell'area marittima contesa con "Israele", rilevando che qualsiasi attività in quella zona costituisce attualmente un "atto ostile".

La presidenza libanese ha rilasciato una dichiarazione, nella quale si comunica che Aoun ha discusso con Mikati "dell'ingresso della nave Energean Power nell'area marittima contesa con Israele e ha chiesto al comando dell'esercito di fornirgli "dati accurati e ufficiali su cui basarsi la questione".

Il presidente Aoun ha affermato che "i negoziati per delimitare i confini marittimi meridionali sono ancora in corso e qualsiasi azione o attività nell'area contesa costituisce una provocazione e un atto ostile".

Mikati: L'usurpazione nemica della ricchezza idrica del Libano è estremamente pericolosa

Il primo ministro ad interim Najib Mikati ha ricordato, oggi, che "i tentativi del nemico israeliano di creare una nuova crisi, usurpando la ricchezza idrica del Libano e imponendo il fatto compiuto in un'area contesa in cui il Libano aderisce ai suoi diritti, è estremamente pericoloso e causerebbe tensioni inimmaginabili", ha aggiunto, "nessuno può prevedere le sue ripercussioni".

Mikati ha avvertito delle "ripercussioni di ogni passaggio incompleto, prima di completare la missione del mediatore americano, la cui ripresa è diventata più che una necessità urgente", invitando "le Nazioni Unite e tutte le parti interessate a porre rimedio alla situazione e costringere il nemico israeliano a fermare le sue provocazioni".

Il primo ministro ad interim ha concluso: "La soluzione è tornare ai negoziati sulla base della non rinuncia ai pieni diritti del Libano sulla sua ricchezza e acqua".

La dichiarazione di Mikati è arrivata dopo che la nuova nave europea "Energean Power", costruita appositamente per il campo di Karish, situato al largo della costa meridionale libanese con la Palestina, ha attraversato il Canale di Suez. La nave è stata avviata dal porto di Singapore alla costa del villaggio palestinese di Tantura.

Venerdì scorso, l'Autorità del Canale di Suez ha annunciato: "il successo del primo attraversamento di questo genere nella storia del canale di un'unità galleggiante per la produzione, il trattamento e lo stoccaggio di gas naturale liquefatto (FPSO) attraversando il più nuovo unità, Energean Power, all'interno del convoglio del sud."

La nave ha attraversato il canale supportata dal traino e dalla guida di quattro rimorchiatori appartenenti all'Autorità del Canale di Suez. Questo è il primo viaggio in mare della nave dopo il suo varo a Singapore in direzione del Mediterraneo.

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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