Il caso del ministro libico Almasri. Il ruolo dei governi italiani e delle corti internazionali penali

5002
Il caso del ministro libico Almasri. Il ruolo dei governi italiani e delle corti internazionali penali

 

di Vincenzo Brandi per l'AntiDiplomatico

Roma, 23 gennaio 2025

La liberazione del noto ministro torturatore e criminale Almasri, prima arrestato su mandato della Corte Penale Internazionale dell’ONU, e poi rinviato libero in Libia sulla base di un cavillo giuridico, ha creato scandalo in Italia con feroci e giustificate (ma forse un po’ ipocrite) accuse al governo da parte dell’opposizione parlamentare.

Infatti la vicenda si presta a più approfondite considerazioni su quale sia il reale scandalo, e quali siano le reali ragioni del rilascio, se solo si consideri che Almasri è uno dei ministri di un governo illegale e criminale installatosi a Tripoli dopo la caduta e l’assassinio di Gheddafi. Questo governo, sostenuto da bande armate criminali locali, è sostenuto a livello internazionale dai paesi occidentali (tra cui l’Italia), dalla NATO e dalla Turchia, che già avevano contribuito in modo decisivo alla caduta di Gheddafi e alla distruzione dello stato libico con la guerra del 2011. Da anni il governo minoritario di Tripoli, riconosciuto dalla cosiddetta “comunità internazionale”, cioè dall’Occidente collettivo (e dall’ONU sotto le pressioni occidentali), impedisce che in Libia avvengano regolari elezioni che sicuramente darebbero la vittoria ai sostenitori del Parlamento di Tobruk che controllano già militarmente la Cirenaica e i tre quarti del territorio libico. I sondaggi dicono che, se si presentasse come candidato presidenziale Seif Gheddafi, figlio dell’ex leader assassinato, otterrebbe una vittoria schiacciante. É chiaro quindi l’atteggiamento del governo italiano - ma anche dei precedenti governi che facevano capo all’attuale opposizione che ora protesta - di tenersi buoni i governanti di Tripoli, che oltre tutto ci forniscono parte del gas che deve sostituire quello che non ci arriva più dalla Russia.

Un’altra considerazione più generale va fatta sul ruolo dei tribunali internazionali, che in genere sono fatti funzionare a senso unico, cioè essenzialmente per colpire i nemici dell’Occidente. In caso contrario non possono più contare su un appoggio reale da parte dei governi occidentali. Il Procuratore Capo del Tribunale Penale Internazionale. il britannico (ma di origini pakistane) Karim Ahmed Kahn ha coraggiosamente messo sotto accusa il primo ministro di Israele Netanyahu e il capo dell’esercito israeliano Gallant per genocidio su denuncia del Sud-Africa. Il risultato è che a sua volta è stato messo sotto accusa, denigrato e persino accusato di crimini sessuali come arma di pressione nei suoi confronti. Gli USA hanno minacciato sanzioni personali contro i singoli giudici che dovessero riconoscere come valide le accuse contro Israele, ed è stata nominata come vicepresidente del collegio dei giudici una signora ugandese, certa Julia Sebutinde, notoriamente ammiratrice ed amica di Israele. Da parte sua il nostro Ministro degli Esteri italiano Tajani ha dichiarato che, se Netanyahu venisse in Italia, certamente non sarebbe arrestato. Atteggiamenti simili prevalgono in tutto l’Occidente sia da parte di governi di “destra” che di “sinistra”.

Un altro esempio è dato dal funzionamento di tribunali speciali dell’ONU creati ad hoc per situazioni particolari come quello per i crimini nella ex-Jugoslavia. Questo tribunale ha agito a senso unico contro i dirigenti serbi, spesso accusati con prove inconsistenti e condannati a pene pesantissime. Anche il Presidente jugoslavo Milosevic fu rapito a Belgrado e poi processato all’Aja. Il processo non si concluse per la morte in prigione in circostanze poco chiare di Milosevic. Anni dopo i giudici riconobbero, ma senza darne pubblicità, l’inconsistenza delle accuse nei suoi confronti. Al contrario, quando un gruppo di avvocati italiani denunciò la NATO per il bombardamento deliberato e criminale di una infrastruttura civile come la sede della TV jugoslava che costò 15 morti tra giornalisti e tecnici, il Tribunale dell’Aja si dichiarò “incompetente”.

Ripetiamo quindi la domanda iniziale: dove è il vero scandalo? Come giudicare il comportamento di governi italiani ed europei sia di “destra” che di “sinistra”?

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Quando il tennis oscura un genocidio di Paolo Desogus Quando il tennis oscura un genocidio

Quando il tennis oscura un genocidio

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

I metodi mafiosi e i servi sciocchi di Michele Blanco I metodi mafiosi e i servi sciocchi

I metodi mafiosi e i servi sciocchi

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti