I neo-nazisti ucraini nelle città assediate: quello che i media italiani non raccontano

I neo-nazisti ucraini nelle città assediate: quello che i media italiani non raccontano

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Il terzo round delle trattative tra Russia e Ucraina è di nuovo finito con un pugno di mosche in mano. Gli ucraini si sono rifiutati di firmare i documenti, ma li hanno portati via “per le consultazioni”. Perciò restano i due problemi fondamentali, i corridoi umanitari e il problema grosso dei nazionalisti che sparano sulla popolazione, anche su donne, vecchi e bambini. Il cosiddetto “governo ucraino”. Ci sarà un prossimo incontro. 


Oggi i soldati russi e la milizia di Donezk attraverso un corridoio umanitario hanno evacuato con un autobus cittadini di Mariupol riusciti a scappare via, ci sono feriti non si sa quanti, e sono stati mandati in ospedale, sono molto preoccupati per i loro parenti che sono rimasti nella città, prigioniera dei nazionalisti ucraini, mancano i collegamenti telefonici.

Raccontano cose allucinanti, una donna ha raccontato in lacrime che la sua casa è distrutta, suo marito è morto, per 3 giorni il corpo è rimastao a casa, non si è potuto farlo portar via, quando i ragazzi l’hanno liberata, hanno promesso di seppellirlo.

Suo figlio si trova dall'altra parte della città e di lui non sa più niente. A Mariupol, dove non c’è né acqua né luce, nulla da mangiare, i civili raccontano che non hanno ricevuto da Kiev nessun aiuto, la loro speranza è solo nei miliziani di Donezk e nei soldati russi.

"Il governo di Kiev ci ha abbandonato”, dicono. I battaglioni nazionalisti hanno fatto saltare i ponti, bloccato le strade, i sentieri li hanno coperti di sassi. Aprono il fuoco quando vedono uscire la gente dalle case. E’ una catastrofe, ha dichiarato anche oggi il portavoce del ministero della difesa russo Kononenko, durante il suo briefing. I civili sono costretti a cucinarsi il cibo di fuori sul fuoco, a causa della mancanza di luce e gas, scrivono con la vernice sui muri delle case “non sparate, qui ci sono bambini” ma i nazisti indirizzano i cannoni proprio verso queste le case, sparano sui civili che tentano di scappare via, donne o vecchi o bambini che siano, appostandosi persino dall’alto delle chiese.

A Sumy l’amministrazione comunale non lascia andare via da giorni gli studenti africani, impedendogli di usare i corridoi umanitari, li tengono prigionieri. Il sindaco promette di uccidere chi tenta di uscire dalla città “per andare in Russia”.

 Il militare russo ha detto oggi: “Ogni giorno che passa si hanno sempre più prove e testimonianze che i nazisti ucraini nelle sparatorie usano la tattica fascista di usare i civili come scudo umano e, mandandoli avanti, sparano da dietro le loro spalle. A Mariupol’, nella prospettiva Pobeda, la milizia di Donezk si è scontrata con una squadra di nazionalisti ucraini armati che spingevano avanti più di 150 persone. Vista la milizia di Donezk, i nazisti hanno aperto il fuoco da dietro le spalle dei civili, uccidendone 4 e ferendone 5. Dopo la sparatoria, i civili sono stati liberati ed evacuati nel territorio della repubblica di Donezk. L'amministrazione di Mariupol', fedele ai nazionalisti, non dice niente ai cittadini dei corridoi per l'evacuazione che ha aperto la Russia.

Chi cerca di andarsene, cercano di ammazzarlo. 
E sullo sfondo di tutto ciò, l’Europa manda armi e mercenari! Gli Stati Uniti oggi hanno dichiarato che dislocheranno altri 500 soldati in Europa, dove già ce ne sono 100.000. Il capo della Cecenia, Ramsan Kadyrov, ha esortato le organizzazioni internazionali, Nato, Osce , Onu, a impegnarsi per risolvere la questione umanitaria: “dato che a voi preme così tanto la pace in tutto il mondo, e così tanto parlate di corridoi umanitari per i civili, partecipate con i vostri uomini per risolvere questa situazione, facendo pressione sull’Ucraina, altrimenti la responsabilità del futuro dei civili ricadrà su di voi”!

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