Giordania in difficoltà, il Re Abdullah II chiama Assad dopo 10 anni

Giordania in difficoltà, il Re Abdullah II chiama Assad dopo 10 anni

Il presidente siriano Bashar al-Assad (a sinistra) riceve il re giordano Abdullah II a Damasco, 11 maggio 2009 (Foto: AP)

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Altro segnale che la Guerra contro la Siria è stata persa dall'occidente e soprattutto dai suoi servi nella regione, in primis la Giordania.

Ieri dopo 10 anni dallo scoppio della guerra per procura contro Damasco il Re Abdullah II ha avuto una conversazione telefonica con il Presidnete siriane Bashar al Assad.

È necessario premettere che negli ultimi 10 anni la Giordania ha concesso il passaggio di armi e terroristi dai suoi confini verso la Siria, ha bloccato le merci siriane in transito sul suo territorio, ha usato i profughi siriani per spillare soldi alle organizzazioni internazionali. Inoltre, beneficiando della guerra, si è presa tutto il flusso di turisti che un tempo visitava la Siria.

Le cose sono cambiate.

La Siria con l'aiuto della Russia, Iran, Hezbollah, Gruppi di supporto palestinesi, arabi, afghani ha ripreso quasi la totalità del suo territorio. Ora chi è davvero in difficoltà è la Giordania, intrighi di palazzo, corruzione crisi economica dovuta al Covid-19, hanno messo in ginocchio Amman.

Per questa ragione, in particolare, i legami tra Siria e Giordania sono ripresi. Prima gli accordi che comprendevano anche il Libano sulla distribuzione energetica e, infine, l'apertura del valico di frontiera di Jabir – Nassib, dopo aver avuto il via libera da Washington che mantiene con le sue micidiali sanzioni contro Damasco, il cosiddetto Caesar Act che strozza l'economia siriana.

Da quello che trapela dalle fonti ufficiali i due Capi di Stato hanno ribadito la volontà di rafforzare i legami tra i due "paesi fratelli", mentre il sovrano giordano ha confermato ad Assad che sostiene l'intergità teritoriale e la sovranità della Siria. Come si cambia insomma, proprio lui che chiedeva ad Assad di andarsene.

L'Occidente ti usa e quando le cose vanno male ti abbandona. Infatti, appoggiare una guerra per procura è stato quasi fatale per la Giordania.

Chissà quale sarà la prossima telefonata di Assad, di certo, i paesi che nella regione si spera che abbiano imparato la lezione: essere servi sciocchi dell'Occidente è dannoso anche per loro.

Francesco Guadagni

Francesco Guadagni

 

Nato nell'anno di grazia 1979. Capolavoro e mancato. Metà osco, metà vesuviano. Marxista fumolentista. S.S.C.Napoli la mia malattia. Pochi pregi, tanti difetti, fra i quali: Laurea in Lettere Moderne, Iscrizione all'Albo giornalisti pubblicisti della Campania dal 2010. Per molti anni mi sono occupato di relazioni sindacali, coprendo le vertenze di aziende multinazionali quali Fiat e di Leonardo Finmeccanica. Impegno di militanza politica, divenata passione, è il Medio Oriente. Per LAD Gruppo Editoriale ho pubblicato il libro 'Passione Pasolini - Un Viaggio con David Grieco', prefazione di Paolo Desogus. 

Potrebbe anche interessarti

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La tigre di carta è nuda di Clara Statello La tigre di carta è nuda

La tigre di carta è nuda

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti