Fentanyl e dazi: la Cina denuncia "misure USA unilaterali"
Il Ministero degli Esteri cinese ha ribadito che le contromisure adottate contro i dazi del 20% imposti dagli Stati Uniti sui beni cinesi, giustificati con il pretesto del fentanyl, rimangono efficaci. Lo ha dichiarato il portavoce Lin Jian durante una conferenza stampa, specificando che le misure includono sia dazi che provvedimenti non tariffari. L'intervento arriva due giorni dopo l'annuncio congiunto di Cina e USA di una riduzione reciproca dei dazi aggiuntivi.
Gli Stati Uniti avevano applicato due tranche di dazi (10% ciascuna) a febbraio e marzo, attribuendo alla Cina responsabilità nella crisi del fentanyl. Pechino ha risposto con dazi mirati su prodotti statunitensi e altre azioni per tutelare i propri interessi.
Lin ha inoltre respinto le dichiarazioni dell'ex ambasciatore USA in Cina, Nicholas Burns, il quale avrebbe affermato che il mancato coordinamento cinese sul fentanyl avrebbe "conseguenze". Tali commenti sono stati definiti "irresponsabili e contratti ai fatti", con Lin che ha sottolineato: "Il problema del fentanyl è degli USA, non della Cina, e la responsabilità è loro".
Il portavoce ha aggiunto che i dazi unilaterali statunitensi hanno danneggiato il dialogo bilaterale sulla lotta alla droga, esortando Washington a "smettere di diffamare la Cina" e a collaborare in modo "paritario, rispettoso e reciprocamente vantaggioso".