Dall' "Italia ne esce più forte" di Speranza al trasformismo M5S: è politica senza dignità
Speranza ha dichiarato che l’Italia ne esce più forte. Io francamente mi domando come si possa sostenere una posizione più assurda: il Parlamento di una comunità nazionale non riesce ad eleggere un nuovo Capo dello Stato e questo dovrebbe rappresentare un segnale di forza?
La squallida passerella dei leader che si susseguono imbarazzati con le loro insulse dichiarazioni, nel disperato tentativo di dissimulare il fallimento, la loro incapacità di orientare le delegazioni parlamentari: fanno quasi pena e susciterebbero persino compassione, se la loro mediocrità non avesse ricadute gravi per le sorti del paese.
Il rispetto e la considerazione che queste macchiette esprimono nei confronti del popolo sono praticamente nulli.
Nessuno si salva, ma il peggio del peggio è rappresentato dal Movimento 5 Stelle: non credo che tanto trasformismo e tanto consociativismo abbiano precedenti paragonabili nella storia repubblicana. Come se nulla fosse, Conte non reagisce minimamente dopo essere stato messo al tappeto da Di Maio, lo stesso che di Mattarella aveva chiesto la messa in stato d’accusa ai sensi dell’art. 90 della Costituzione.
Nessuno si dimette, nessuno risponde di questa figuraccia: meschini e miserabili, patetiche ombre subdolamente aggrappate ai calcagni dell’Italia.
La politica avrebbe potuto muovere un minimo slancio di dignità, peccato.