Come Polonia e Romania avvicinano lo scontro totale Nato-Russia

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Stamattina Naryshkin il Direttore dell'SVR (Služba vnešnej razvedki) - il Servizio Segreto per l'Estero della Russia - ha inusualmente dichiarato che la Polonia si appresta a invadere l'Ucraina occidentale per "fini umanitari" naturalmente.

Il SVR ha poi aggiunto che della cosa la Nato ne ha già parlato ai massimi livelli già da Marzo e gli Stati Uniti avrebbero dichiarato che non parteciperanno ma che guarderebbero con benevolenza (sic) all'operazione nel quale un gruppo di paesi europei occuperanno l'ovest dell'Ucraina. 

Un'ora fa circa il Ministro della Difesa polacco ha dichiarato che dal 1° Maggio fino alla fine del mese ci saranno intensi movimenti di truppe e di attrezzature militari nel paese a causa di una esercitazione (non precedentemente annunciata). Sono le combinazioni....

Inoltre è in corso un enorme ponte aereo tra Stati Uniti e Polonia per consentire il trasferimento dei mezzi pesanti promessi agli ucraini. E' chiaro che l'invio di mezzi pesanti Nato in Ucraina ora se verificata questa ipotesi di invasione polacca assumerebbe un senso logico perchè ci sarebbe del personale Nato in grado di usarli. C'è da dire inoltre che il Bundestag tedesco ha approvato la mozione per l'invio di questi mezzi, così come il governo italiano. 

Aggiungo inoltre che anche i rumeni stanno spostando uomini e mezzi verso Est pronti ad entrare magari in Transnistria se non direttamente in Bessarabia da cui poi raggiungere eventualmente anche Odessa.  

Come valutare questo sbocco che io definirei di tipo siriano (anche nel paese mediorientale per non dare la vittoria totale ai russi gli americani e i turchi hanno creato delle "Buffer Zone")? Se fossimo di fronte a persone ragionevoli potrebbe essere una possibile soluzione con gli occidentali che occupano l'ovest dell'Ucraina fino a Zhitomir visto che fino a lì sono terre (mediamente) cattoliche e storicamente polacche. Ma è un bel casino...

L'eventuale entrata di rumeni ad Odessa invece per i russi è letteralmente inaccettabile. E' una città russa, popolata da russi. 

Situazione che di giorno in giorno, ormai si fa sempre più pericolosa. Proprio per assenza di ragionevolezza dove nessuno vuole cedere. 

Bruttissimo segno sarebbe se i russi rispondessero con la mobilitazione parziale. Stiamo a vedere che succede, ma con grande preoccupazione.

 

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Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

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