"Ci vogliono divisi. Noi dobbiamo restare uniti": #AggiungetemiAllaLista

3040
"Ci vogliono divisi. Noi dobbiamo restare uniti": #AggiungetemiAllaLista

 

A partire dal 24 febbraio, la disinformazione sul conflitto, in Occidente, ha raggiunto vette elevatissime, al punto che lo stesso Governo ucraino è dovuto intervenire, sospendendo la commissaria per i diritti umani d’Ucraina Lyudmila Denisova, rea di aver fatto circolare informazioni non fondate sui fatti, rilanciate da numerosi media occidentali, a proposito di continui stupri e violenze perpetrate dall’esercito nemico.

Non è una novità il fatto che esponenti e organizzazioni connesse al tema dei diritti umani siano arruolati al fine di alimentare artificialmente il clima di odio e sdegno, finalizzato a sostenere le azioni di governi belligeranti.

Ma in questo contesto, ciò che contribuisce a creare sgomento è anche il fatto che, chi in questi mesi ha tentato di equilibrare un’informazione di parte, è stato troppo spesso accusato di propagandare fake news e ha subito dolorose gogne mediatiche, culminate con la lista della cosiddetta rete di influencer, pubblicata dal Corriere della Sera.

So che esistono giornalisti seri, ma che in questo momento hanno timore di parlare, per via delle ripercussioni che possono subire sul piano professionale.

So anche che esistono persone comuni che hanno timore di esprimere pubblicamente il proprio dissenso rispetto alla linea del governo italiano, su questa guerra.

Ma cosa teme un cittadino comune, oggi, nell’esprimere dissenso?

Teme di essere schernito, additato, accusato, etichettato, teme di essere travolto dal clima di odio che è stato generato per essere, infine, “mostrificato” e isolato.

Il fatto di accusare il nemico di reati inqualificabili, ma infondati, come lo stupro di neonati, perché si è arrivati a dire anche questo del nemico dell’Occidente, fa sì che il cittadino che dissente rispetto alla narrazione mainstream, teme di essere a sua volta messo alla gogna e inserito in una black list: oggi dal suo vicino prossimo e domani?

Questa strategia manipolatoria basata sulla generazione dell’odio, divide le persone, tiene in scacco una parte della popolazione e sta funzionando parzialmente, ma non del tutto, perché ognuno di noi ha dentro di sé delle risorse, e una di queste è proprio la capacità di dissentire di fronte alle ingiustizie.

Quando nel 1955 Rosa Parks, in un autobus, si rifiutò di cedere il suo posto a un bianco, il mondo è cambiato.

Quando ognuno di noi diverge rispetto al conformismo imposto, basato sulla paura, si getta un seme che contribuirà a modificare la realtà.

Perché noi non siamo persone senza valori, non siamo un popolo di incolti né di schiavi.

Le persone comuni, unendosi di fronte alle ingiustizie, hanno spesso contribuito a cambiare gli eventi, quando tutto intorno sembrava senza speranza.   

Oggi, aderire alla campagna di solidarietà #AggiungetemiAllaLista, a favore dei soggetti inseriti nella lista del quotidiano nazionale, significa anche riconoscere l’importanza della facoltà di dissentire.

Perché quello che è capitato loro, domani, non capiti anche a noi.

Iniziamo col copiare nei canali social la suddetta scritta preceduta dall’hashtag.

È un gesto molto piccolo, ma potente nel suo significato di unione.

Ci vogliono divisi, ma noi dobbiamo restare uniti.

Sara Reginella

Sara Reginella

Psicologa a indirizzo clinico e giuridico, psicoterapeuta, regista e autrice di reportage di guerra. I suoi lavori integrano l’interesse per le dinamiche psicologiche con l’attenzione per l’attualità e uno sguardo che mai dimentica le frange socialmente più vulnerabili.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Trump-Zelensky, leggere la realtà di Marco Bonsanto Trump-Zelensky, leggere la realtà

Trump-Zelensky, leggere la realtà

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia? di Paolo Desogus Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Presidenti con l'elmetto di Giuseppe Giannini Presidenti con l'elmetto

Presidenti con l'elmetto

"Il crollo": dal G8 di Genova al riarmo europeo 2025 di Michelangelo Severgnini "Il crollo": dal G8 di Genova al riarmo europeo 2025

"Il crollo": dal G8 di Genova al riarmo europeo 2025

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La vergogna di 800 miliardi di euro sprecati in armi di Michele Blanco La vergogna di 800 miliardi di euro sprecati in armi

La vergogna di 800 miliardi di euro sprecati in armi

Elsa Fornero e l'elogio alle ferite del riarmo di Giorgio Cremaschi Elsa Fornero e l'elogio alle ferite del riarmo

Elsa Fornero e l'elogio alle ferite del riarmo

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti