Chiesto l'arresto di Netanyahu, una decisione importante e fondamentale

672
Chiesto l'arresto di Netanyahu, una decisione importante e fondamentale

 

di Michele Blanco

Chiesto l'arresto di Netanyahu. La Corte Penale Internazionale ha chiesto l'arresto del primo ministro israeliano Netanyahu, con la giusta, evidente motivazione: le sue politiche violano chiaramente il diritto internazionale e i fondamentali diritti umani.

La Corte penale internazionale (in inglese: International Criminal Court - ICC, in francese: Cour pénale internationale - CPI) è un tribunale per crimini internazionali che ha sede a L'Aia, nei Paesi Bassi. La sua competenza è limitata ai crimini più seri e gravi che riguardano tutta la comunità internazionale, tutti gli Stati del mondo, questi crimini sono il genocidio, i crimini contro l'umanità e i crimini di guerra (cosiddetti crimina iuris gentium), e di recente anche il crimine di aggressione (art. 5, par. 1, Statuto di Roma).
La Corte ha una competenza complementare a quella dei singoli Stati, dunque può intervenire se e solo se gli Stati non possono (o non vogliono) agire per punire crimini internazionali.
 
La Corte penale internazionale non è un organo dell'ONU e non va confusa con la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite, anch'essa con sede all'Aia. Ha però alcuni legami con le Nazioni Unite: ad esempio il Consiglio di sicurezza ha il potere di deferire alla Corte situazioni che altrimenti non sarebbero sotto la sua giurisdizione.
Ora la cosa importante è se Israele si fermerà o se continuerà, come finora ha fatto, nelle sue scellerate politiche contro il popolo Palestinese inerme e indifeso.
 
La procura dell'Aja chiede ora l'arresto per Netanyahu e per i capi di Hamas. Si tratta di una notizia massimamente rilevante, che segna una svolta nel modo di concepire il modus operandi del governo israeliano presieduto da Netanyahu. Finalmente si è arrivati a una presa di posizione forte su quello che resta un vero e proprio massacro contro civili indifesi, fatto nel nome della lotta contro il terrorismo e del diritto di Israele di difendersi. Ma chiediamoci cosa c'entrano milioni di persone, donne, bambini, civili inermi con Hamas? Israele, da troppi anni fa letteralmente tutto ciò che vuole, senza il minimo rispetto dei diritti umani e del diritto ad abitare dove per millenni hanno abitato i propri antenati.
 
La grande novità di questi giorni è senza dubbio che un tribunale internazionale perfettamente legittimato paragoni le politiche di Netanyahu direttamente a quelle terroristiche di Hamas. Come ormai è a tutti evidente che all'orrendo attentato terroristico di Hamas dell'ottobre 2023 Israele ha vergognosamente risposto con mezzi militari e contro la popolazione civile e indifesa con solo alcuni stati occidentali che approvano senza discutere, come purtroppo il nostro paese è gli Stati Uniti d'America, in maniera a sua volta terroristica, non ci sono altre definizioni possibili.
 
Non dimentichiamo neppure il fatto che, da più parti tra cui decine di governi di nazioni di tutto il mondo, si è apertamente parlato di genocidio in relazione agli attacchi di Israele contro il popolo di Palestinese, sottoposto effettivamente a un vero e proprio massacro che, addirittura, la Cina ha giustamente definito nei termini di una "vergogna per la civiltà".
 
Se perfino il tribunale dell'Aia, che solitamente è tutto fuorché assolutamente neutrale, perché spesso ha negato gli interventi neocoloniali degli stati occidentali,trattandosi del luogo in cui usualmente viene fatta valere la giustizia dei vincitori, secondo la famosa formula di Danilo Zolo, prende questa volta una posizione cosi importante, vuol dire che davvero, come si usa dire, si è oltrepassato ogni limite e la misura è colma.
Una decisione importante e fondamentale. Ci auguriamo che il governo di Israele si fermi con le azioni di guerra. Visto che gran parte del popolo Israeliano continua a manifestare contro le azioni di guerra del suo governo. Finalmente si dovrebbe cambiare registro con la auspicata possibile nascita in terra di Palestina di due Stati per i due popoli che abitano questo territorio culla di storiche civiltà e delle tre maggiori religioni monoteiste con più fedeli al mondo.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Le più recenti da Diritti e giustizia

Un passo indietro di un secolo di Loretta Napoleoni Un passo indietro di un secolo

Un passo indietro di un secolo

“Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza di Michelangelo Severgnini “Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza

“Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche" di Francesco Santoianni L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Una tassa giusta per i miliardari di Michele Blanco Una tassa giusta per i miliardari

Una tassa giusta per i miliardari

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Il romanzo anticinese di Fubini di Fabrizio Verde Il romanzo anticinese di Fubini

Il romanzo anticinese di Fubini

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti