BBC: il cacciatorpediniere britannico ha deliberatamente violato i confini della Russia

2982
BBC: il cacciatorpediniere britannico ha deliberatamente violato i confini della Russia

Se Mosca denuncia la provocazione britannica, Londra nega e riferisce di una normale navigazione in acque internazionali, che però assegna provocatoriamente all’Ucraina. Ma la versione fornita dal Regno Unito viene smentita da un giornalista della BBC presente sul cacciatorpediniere Defender, che con la sua testimonianza avvalora la ricostruzione di quella che la Russia ha definito un’aperta provocazione. 

Il corrispondente della BBC, Jonathan Beale, che era a bordo del cacciatorpediniere britannico Defender, ha confermato che la nave ha violato nelle acque territoriali della Russia al largo della Crimea. La registrazione audio effettuata a bordo durante l'incidente è stata pubblicata sul sito dell’emittente britannica. 

Nella registrazione si ascolta il rumore di un aereo che sorvola la nave da guerra britannica. 

Il giornalista ha poi confermato che l’esercito russo ha più volte avvertito l’equipaggio della nave britannica via radio, senza tuttavia ricevere alcuna risposta. Uno dei messaggi inviati diceva: “Se non cambiate rotta, spariamo”. 

Quando il Defender si è avvicinato alla punta meridionale della Crimea, l'equipaggio del cacciatorpediniere era già ai posti di combattimento e i sistemi d'arma della nave erano pronti, ha informato Beal.

"Questo è stato un atto deliberato per dimostrare la nostra posizione alla Russia", ha aggiunto.

Secondo il giornalista, circa 20 caccia russi hanno sorvolato il cacciatorpediniere della Royal Navy. Ha anche notato di aver sentito degli spari.

Pertanto, le parole di Beale confutano le dichiarazioni delle autorità britanniche secondo cui la nave "ha fatto un passaggio pacifico attraverso le acque territoriali dell'Ucraina e nessuno le ha sparato".

Menzogne del ministero della Difesa britannico

La portavoce del Ministero degli Affari Esteri russo Maria Zakharova ha definito una menzogna le dichiarazioni del Ministero della Difesa britannico e dell'Ambasciata britannica nella Federazione Russa sull'incidente con il cacciatorpediniere nel Mar Nero.

La diplomatica russa tramite il suo canale Telegram ha evidenziato che il ministero della Difesa britannico e l'ambasciata britannica in Russia hanno negato che fossero stati sparati dei colpi di avvertimento contro la loro nave penetrata nelle acque territoriali della Federazione Russa al largo della Crimea, affermando che “la descrizione di questi eventi da parte russa è imprecisa”.

Ma un giornalista della BBC che si trovava a bordo della nave britannica, ha confermato che la nave è entrata deliberatamente nelle acque della Russia e ha anche affermato di aver sentito colpi di avvertimento.

A questo punto, chiede Maria Zakharova, chi sta mentendo: il Dipartimento della Difesa britannico, il giornalista britannico del canale televisivo BBC o l'Ambasciata britannica? Questa volta, il Dipartimento della Difesa britannico e l'Ambasciata britannica.

Infine la portavoce nota che Londra ha persone le sue tradizionali buone maniere. Quindi fa una raccomandazione alla Gran Bretagna: la prossima volta che volete “entrare pacificamente”, bussate. 

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace di Giuseppe Masala Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Come la Grecia di Michele Blanco Come la Grecia

Come la Grecia

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti