Vertice Putin-Orban al Cremlino, si parla di pace e energia
Il presidente russo apprezza la "posizione equilibrata" di Budapest sull'Ucraina e ringrazia per la disponibilità a ospitare un eventuale summit con Trump
Pragmatismo, interessi nazionali e una finestra di opportunità per la pace in Ucraina. Sono questi i punti principali emersi dall’incontro al Cremlino tra il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro ungherese Viktor Orban, in visita a Mosca. Un vertice che segna la continuità di un dialogo bilaterale tenace, nonostante le "difficoltà del momento" e le pressioni dei guerrafondai europei su Budapest.
Putin, nel dare il benvenuto al leader ungherese, ha subito delineato la cornice delle relazioni tra i due paesi: "Le relazioni tra Mosca e Budapest si basano sul pragmatismo e su tutto il meglio che c'è stato nella nostra storia". Un apprezzamento che si è tradotto in un riconoscimento esplicito della politica di Orban: "Sappiamo della tua posizione equilibrata sulla questione ucraina". Il presidente russo ha ammesso un calo del commercio bilaterale a causa delle "restrizioni esterne", ma ha sottolineato una timida ripresa, con una crescita di "oltre il sette percento" quest'anno. La cooperazione energetica rimane un perno cruciale, sebbene, ha affermato Putin, "ci siano anche alcune questioni qui che richiedono discussione".
La risposta di Orban non si è fatta attendere e ha ribadito la linea sovrana di Budapest. "Portiamo avanti una traiettoria sovrana in politica estera. Siamo coerenti nella nostra linea verso la Russia", ha dichiarato, aggiungendo che l'Ungheria "non ha ceduto alla pressione esterna" e non ha interrotto la collaborazione in "ambiti importanti". Tra questi, spicca l'energia. "La fornitura di energia russa costituisce la base della sicurezza energetica dell'Ungaria. Apprezziamo molto la stabilità e la prevedibilità del rifornimento", ha affermato il primo ministro, definendo "molto" il lavoro già fatto per favorire la cooperazione e esprimendo la speranza di farne ancora.
Il tema che ha attirato l'attenzione, tuttavia, è stato quello riguardante la possibile riapertura di un canale di dialogo tra Mosca e Washington. Putin ha ringraziato pubblicamente Orban per la disponibilità ad ospitare un eventuale vertice Russia-USA a Budapest. "Grazie per aver reagito così alla possibilità che io e il presidente USA ci incontrassimo nel tuo paese", ha detto il leader del Cremlino, svelando che l'idea era partita da Donald Trump. "Questa era la proposta di Donald". Pur nella cautela dettata dalla necessità di un accordo preliminare tra le due potenze, Putin ha lanciato un segnale positivo: "Se i nostri colloqui porteranno a scegliere Budapest come piattaforma, ne sarò molto felice".
Orban, dal canto suo, ha confermato che il processo di pace per l'Ucraina è stato uno dei temi centrali del colloquio. "L'Ungheria è interessata alla pace, e speriamo sinceramente che le iniziative di pace recentemente annunciate conducano finalmente a quella pace", ha dichiarato, riferendosi alle recenti mosse diplomatiche. La visita, la prima da luglio dello scorso anno, si colloca quindi in un momento di dinamismo diplomatico, con Budapest che si propone attivamente come ponte tra Mosca e l'Occidente, puntando sulla fiducia personale che Orban afferma di avere con entrambi i leader.

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