Quale messaggio dall'Incontro Khamenei-Assad in Iran?
Ormai le visite del Presidente siriano Bashar al Assad non sono più una sorpresa come avveniva negli anni più duri della guerra in Siria.
Proprio ieri, il leader siriano ha incontrato a Teheran, la Guida suprema dell’Iran l’Ayatollah Seyed Khamenei e il Presidente della Repubblica islamica Ibrahim Raisi.
Ovvia la domanda: cosa trapela da questa visita?
A spiegare tutto, ci ha pensato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir Abdolahian che ha fatto una valutazione di questa visita avvenuta in una situazione delicata a causa della guerra in Ucraina, da un lato, e degli ultimi eventi nella regione e dell’atrocità di Israele, nei territori palestinesi occupati, dall'altro.
“Vorrei sottolineare che ciò che si evince dall'atmosfera dell'incontro di Bashar al-Assad con il Leader della Rivoluzione è che la Resistenza è al suo meglio e più forte”.
Il ministro degli Esteri iraniano ha chiarito che i sionisti vedranno in futuro che il mondo islamico, la regione e anche molti governanti della zona non gli permetteranno di svolgere alcun un ruolo nella regione, pur avendo normalizzato le relazioni con alcuni paesi.
Amir Abdolahian ha evidenziato che oggi la Siria ha una posizione speciale e di superiorità nel mondo arabo e islamico per aver guidato l'Asse di Resistenza contro il regime israeliano.
“Non dimenticate ciò che il Leader ha detto sulla Siria; ha detto che la Siria di oggi è diversa dalla Siria di ieri e che attualmente ha un posto speciale nella regione”, ha ricordato il ministro degli Esteri persiano.
L'ayatollah Khamenei ha precisato che la Siria oggi gode di più prestigio rispetto a prima dell'inizio della guerra nel 2011, definendo la resistenza del popolo e del governo siriano e la loro vittoria nella guerra internazionale come la "base per aumentare il prestigio e l'orgoglio" del Paese arabo.