Piantedosi a Bengasi per acquistare nuovi schiavi?

2216
Piantedosi a Bengasi per acquistare nuovi schiavi?


di Michelangelo Severgnini


Ieri il ministro Piantedosi è stato in visita a Bengasi per stringere la mano al feldmaresciallo Khalifa Haftar, a capo dell'Esercito Nazionale Libico, l'esercito regolare libico istituito con voto del parlamento nel marzo 2015.

Si è subito precipitato a specificare il motivo: "lotta ai trafficanti".

Tuttavia, dal momento che Haftar ha già fatto il suo, sigillando il confine sud della Libia da oltre un anno e costringendo le mafie a fare il giro dall'Algeria, poi in Tunisia, infine a Lampedusa, non si capisce quale altra lotta ai trafficanti debba fare.

Anzi, sono proprio le milizie di Tripoli che noi finanziamo e che Haftar vorrebbe buttare a mare le responsabili della migrazione irregolare.

Non è che al contrario Piantedosi stia chiedendo a Haftar magari di farne passare qualcuno?

Sì, perché il decreto flussi della Meloni prevede 430mila nuovi lavoratori stranieri in 3 anni. E dove li trovi?

Sì, l'anno scorso sono sbarcati 150mila facendo il giro da Algeria e Tunisia.

Ma sia l'Algeria sia la Tunisia pare si siano stancate di ospitare questi flusso con tutto ciò che a questo flusso si accompagna.

E allora dove acquistare nuovi schiavi?

E se poi, come si vocifera, a breve sarà nominato un governo unitario tra Tripoli e Bengasi, propedeutico a nuove elezioni, consentendo a Haftar di cominicare a smantellare le milizie di Tripoli e le mafie locali legate alla migrazione irregolare, allora per l'Italia trovare altri schiavi non sarebbe facile.

A meno che la popolazione di 600mila migranti ancora a Tripoli non venga ripartita: metà a noi, metà a voi.

Chissà, magari, se Piantedosi sarà stato convincente, Haftar potrebbe chiudere un occhio sulle partenze da Tripoli di quei migranti ancora lì bloccati.

Per approfondire le politiche migratorie del governo Meloni guarda il nuovo documentario: "Una storia antidiplomatica"

Michelangelo Severgnini

Michelangelo Severgnini

Regista indipendente, esperto di Medioriente e Nord Africa, musicista. Ha vissuto per un decennio a Istanbul. Il suo film “L'Urlo" è stato oggetto di una censura senza precedenti in Italia.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La Cina, la guerra tecnologica con gli USA e la resa del WSJ di Giuseppe Masala La Cina, la guerra tecnologica con gli USA e la resa del WSJ

La Cina, la guerra tecnologica con gli USA e la resa del WSJ

Francesco Erspamer - Che ce ne facciamo di questa finta destra? di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - Che ce ne facciamo di questa finta destra?

Francesco Erspamer - Che ce ne facciamo di questa finta destra?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

I falsari della politica di Michele Blanco I falsari della politica

I falsari della politica

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti