Per la prima volta la Russia definisce “nemico” gli Stati Uniti

Per la prima volta la Russia definisce “nemico” gli Stati Uniti

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di Marinella Mondaini

 

Per la prima volta la Russia ha chiamato l’America “nemico” e ha fatto altre importanti dichiarazioni. Agli Stati Uniti hanno ceduto i nervi e il paziente di Washington ha telefonato! Con che parole avrà aperto la conversazione, dopo che colui che ha definito "assassino", ha alzato la cornetta? Questo non ci è dato sapere per ora, la Casa Bianca ha reso noto che “Biden ha chiesto a Putin un incontro nei prossimi mesi ma in un paese terzo, e ha anche espresso grande preoccupazione per l’improvviso rafforzamento dei militari russi nella Crimea “occupata” e sulla frontiera con l’Ucraina; inoltre ha esortato la Russia a ridare all’Ucraina la Crimea e il Donbass”. Inoltre, ha promesso a Putin, una "risposta decisiva degli Usa ai cyber-attacchi e all'intromissione russa nelle elezioni americane”.

Questa telefonata di Biden arriva dopo una serie di dichiarazioni forti da parte del vice ministro degli Esteri russo, Rjabkov: “Le navi americane vicino alle nostre coste non hanno proprio niente da fare lì! E’ solo una pura provocazione nel vero senso della parola, loro giocano con i nostri nervi e mettono alla prova la nostra fermezza, ma non riusciranno nel loro intento! Gli Stati Uniti evidentemente si sentono i padroni del mare …Noi avvisiamo gli Stati Uniti di tenersi lontano dalla Crimea, dalle nostre coste del Mar Nero! Lo diciamo per il loro bene! Gli Stati Uniti sono il nostro nemico e fanno di tutto per minare le posizioni della Russia sull’arena internazionale. Non vediamo altri elementi nel loro approccio verso la Russia. Gli Stati Uniti e gli altri paesi della Nato stanno intenzionalmente trasformando l’Ucraina in una polveriera, se dovesse accadere un attacco noi faremo di tutto per garantire la sicurezza e l’incolumità dei nostri cittadini, in qualsiasi luogo essi si trovino. La responsabilità per le conseguenze di questo ipotetico eventuale attacco cadrà totalmente su Kiev e sui suoi curatori in Occidente”.

Oltre a questa grave dichiarazione di Rjabkov, il ministero della Difesa russo, Shojgu ha accusato gli Stati Uniti e la Nato di rafforzare attivamente la loro presenza militare nel Baltico e nel Mar Nero, direttamente accanto alle frontiere russe, 40.000 soldati NATO e 15.000 tra armamenti, macchine belliche e aviazione strategica. Reagendo a ciò Shojgu ha dichiarato che la Russia ha preso le sue misure di risposta: in tre settimane ha spostato due eserciti e tre gruppi di forze d’assalto aviatrasportate (circa 200.000 uomini) sui confini occidentali della Russia.

Evidentemente è servito usare i metodi forti, solo la forza capiscono questi gendarmi del mondo! E Biden ha subito telefonato.

Kuleba, il ministro degli esteri ucraino è andato oggi a Bruxelles all’incontro con Stoltenberg, supplicando la Nato di semplificare le procedure di ammissione per l’Ucraina e di aumentare la presenza militare nel Mar Nero per frenare l’aggressività della Russia. Kuleba ha anche detto che l’Ucraina costringerà la Russia a portare via i suoi armamenti dai territori dell’Ucraina occupati e altre fantasie da manicomio, come quella di Zelenskij, che ha chiesto a Biden di portare in Ucraina i missili “Patriot” per frenare la Russia, di fare altre sanzioni alla Russia e provocare la sua disfatta economica”. La guerra di Zelkenkij, il nuovo comico con il fucile. In questi giorni ha tentato varie volte di telefonare a Putin , ma Putin non ha risposto.

 

*Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

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