Mosca: "Presenteremo le prove che i soldati russi non hanno nulla a che fare con le atrocità di Bucha"

Mosca: "Presenteremo le prove che i soldati russi non hanno nulla a che fare con le atrocità di Bucha"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Il rappresentante della Russia alle Nazioni Unite, Vasili Nebenzia, ha dichiarato, questa sera, che Mosca presenterà presto prove che i soldati russi non hanno nulla a che fare con la provocazione nella città ucraina di Bucha.

"[L'esercito russo] non ha nulla a che fare con le atrocità contro i civili", ha replicato l'alto diplomatico russo durante una conferenza stampa indetta per esporre il punto di vista della Russia sui civili giustiziati nella città, situata a pochi chilometri a nord-ovest di Kiev. "Abbiamo prove concrete a sostegno di questa posizione. La presenteremo al Consiglio di sicurezza [delle Nazioni Unite] il prima possibile", ha aggiunto.

Videomessaggio del sindaco di Bucha

Durante la conferenza stampa, Nebenzia ha mostrato un video in cui il sindaco di Bucha, Anatoli Fedoruk, confermava il 31 marzo scorso che le Forze armate ucraine avevano ripreso il controllo della città e che i soldati russi l'avevano abbandonata.

"Il 31 marzo passerà alla storia della nostra città [...] come il giorno della liberazione dagli orchi russi", si sente dire Fedoruk nel video.

Nebenzia ha osservato che "non c'erano informazioni su corpi e stupri" in città, contrariamente a quanto riferito dalle autorità ucraine pochi giorni dopo.

Nebenzia ha sottolineato che non ci sono prove di atrocità dopo che l'esercito russo ha lasciato Bucha. "Nei quattro giorni da quando l'esercito russo ha lasciato Bucha, non ci sono stati segni di atrocità, nessuna menzione di esse". "In breve, non ci sono notizie di atrocità attribuite all'esercito russo a Bucha", ha riaffermato.

Durante la conferenza stampa, il rappresentante russo ha mostrato alcuni video che, secondo Nebenzia, "non danno motivo di dubitare che si trattasse di un montaggio". "Presenteremo nuove prove al riguardo", ha aggiunto. 

"La domanda è chi svolgerà la cosiddetta indagine indipendente. Abbiamo assistito a molte 'indagini indipendenti' che non erano affatto indipendenti perché motivate politicamente", ha ricordato, commentando gli appelli per un'"indagine indipendente" sulla eventi a Bucha.

  • Il 31 marzo il sindaco di Bucha, Anatoli Fedoruk, ha confermato, in un video  ampiamente riportato dalla stampa ucraina, che le Forze armate ucraine avevano ripreso il controllo della città. Nel videomessaggio, non ha fatto alcun riferimento all'uccisione di civili.
  • Sabato  sera sono state pubblicate diverse immagini di corpi nelle strade di Bucha, alcuni con le mani legate. Il consigliere dell'ufficio del presidente ucraino, Mikhail Podoliak,  ha affermato  che i civili "erano disarmati", "non rappresentavano una minaccia" e "sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco dai soldati russi". Da parte sua, Fedoruk  ha annunciato  lo stesso giorno che 280 vittime erano già state sepolte in città.

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La fine dell'impunità di Israele di Clara Statello La fine dell'impunità di Israele

La fine dell'impunità di Israele

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Togg fii: l’Africa è un posto dove restare di Michelangelo Severgnini Togg fii: l’Africa è un posto dove restare

Togg fii: l’Africa è un posto dove restare

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti