"Morti per Covid". Anche la Gabanelli abbandona la nave della propaganda che affonda
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Uno spettacolo davvero indecoroso quello dei tanti esperti, giornalisti e politici che abbandonano la nave che affonda; e cioè una gestione dell’emergenza Covid che, dopo due anni di patimenti, sta facendo registrare una media giornaliera di 400 “morti per Covid”, la stessa di un anno fa, quando i vaccinati non c’erano.
Ultimo baluardo a questa vergognosa fuga, l’imperterrita Milena Gabanelli e il suo “Covid, il numero dei morti è gonfiato? Cosa dicono i dati”; un articolo vintage che, quasi, fa rimpiangere tutti quelli che hanno spalleggiato questa fallimentare gestione dell’emergenza Covid. Articolo che – tanto per dirne una - linkando un documento dell’Istituto superiore della Sanità (pag. 2) dichiara che “Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, che recepisce le raccomandazioni dell’Oms, un decesso è da attribuire al Covid quando contemporaneamente sono presenti le seguenti condizioni (qui il documento): tampone positivo al momento della morte, un quadro clinico compatibile con i sintomi del virus (febbre, tosse, dispnea, brividi, tremore, dolori muscolari, cefalea, mal di gola, perdita acuta di olfatto o gusto), assenza di recupero clinico tra la malattia e la morte, e assenza di una chiara causa di morte diversa dall’infezione.” Aggiungendo dopo “In base alle regole attuali, se una persona muore durante un incidente stradale mentre è positivo, non viene evidentemente conteggiato come morto Covid.” (grassetto nostro)
Peccato che l’articolo non citi quello che dichiara lo stesso documento a pag. 4: “Caso confermato (di Covid) Un caso con una conferma di laboratorio per infezione da SARS-CoV-2, effettuata presso il laboratorio di riferimento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) o da laboratori Regionali di Riferimento, indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici.” (grassetto nostro).
Questo significa che c’è stata una sovrastima dei “morti per Covid” includendo in questi i tantissimi che pur essendo afflitti da gravi patologie non hanno potuto curarsi o i deceduti in ospedali trasformati in lazzaretti essendo scomparsa la medicina territoriale? No, secondo la Gabanelli che, considerando il cambio di casacca di tanti blasonati “esperti” da talk-show, non trova nulla di meglio che riportare la sbalorditiva affermazione di un ricercatore dell’ISPI che evidenziando l’aumento dei morti registrati in Italia, così si esprime: “Significa che sono stati contati meno decessi per Covid di quelli reali (…) (considerando che) l’influenza è sparita.”.
Milena for President (come si chiedeva 9 anni fa)?
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