Marco Travaglio - "Siamo salvi"

Tutto nella “borsa di resilienza”: “Ecco tutto ciò che serve per sopravvivere nelle prime 72 ore di crisi”. Poi schiatti, però dài, sono soddisfazioni...

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Marco Travaglio - "Siamo salvi"


di Marco Travaglio - Fatto Quotidiano, 27 marzo 2025
 
Il nuovo idolo assoluto è il commissario europeo per la Parità, preparazione e gestione delle crisi, la belga Hadja Lahbib, che posta uno strepitoso video di istruzioni per sopravvivere alla terza guerra mondiale (lei la chiama simpaticamente “crisi”) auspicata e progettata dalla nostra nella Ue. Un capolavoro di comunicazione postmoderna. L’esordio è da piazzista di pentole: “Benvenuti a ‘Cosa c’è nella mia borsa – Edizione sopravvivenza’”.

Segue un tutorial di consigli utilissimi.

1) “I miei occhiali per vedere cosa sta succedendo” (se sei miope, il fungo atomico mica lo noti).

2) “I miei documenti nella busta salva-acqua” (nel caso in cui, anziché con le atomiche e i missili ipersonici, Putin ci bombardi coi gavettoni).

3) “Non dimenticate la torcia, i fiammiferi e l’accendino” (volete la pace o la luce?).

4) “Una bottiglia d’acqua è vita” (contro le radiazioni, si raccomanda di bere molto, con buona pace di Lollobrigida).

5) “Ed ecco il mio amico speciale: il coltellino svizzero con 18 funzioni, non puoi non averlo” (i russi vanno all’assalto con le dita e le pale del 1869, noi rispondiamo con cavatappi e tagliaunghie).
 
6) “Ricordati le medicine, non si sa mai” (metti che, mentre le radiazioni ti sciolgono in una poltiglia verdastra, ti venga il raffreddore).

7) “Portati qualcosa da mangiare: potresti avere molta fame” (la tipica sindrome da stomaco bucato, o liquefatto).

8) “Naturalmente un po’ di contanti: nel pieno di una crisi il cash è tutto, la carta di credito potrebbe ridursi a un pezzo di plastica” (a Hiroshima e Nagasaki non ci pensarono e creparono tutti).

9) “Non scordare il caricabatterie: il telefono spento è la fine” (una telefonata allunga la vita, anche se non sai chi chiamare perché sono tutti morti, tranne te che hai la borsa col kit).

10) “E le carte da gioco: un pizzico di distrazione non guasta” (il famoso tressette col morto, anzi coi morti). 11) “Una radio”, possibilmente “piccola” (sennò ti sgamano e te la requisiscono, vedi Fantozzi e la corazzata Potëmkin).

Tutto nella “borsa di resilienza”: “Ecco tutto ciò che serve per sopravvivere nelle prime 72 ore di crisi”. Poi schiatti, però dài, sono soddisfazioni: “L’Ue ha pronta la strategia per essere certi che ogni cittadino sopravviva. Sii pronto e sarai salvo”. Il video è inframmezzato dalle risate della garrula giuliva, che si diverte un mondo. Però va ringraziata, perché ci mostra in che mani è l’Ue, ove non bastassero i deliri di Ursula, Kallas&C.; e con che propaganda tafazziana prepara e rassicura i cittadini in vista del lieto evento. Questa sì che è deterrenza: pare che Putin abbia già tentato il suicidio.
 

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