L'Ucraina ha schierato armi vietate dagli accordi di Minsk vicino alla linea di contatto
Sul mainstream viene dato ampio risalto al presunto ammassamento di truppe e materiale bellico ai confini con l’Ucraina da parte della Russia, ma non accade il contrario. I movimenti di Kiev vengono semplicemente ignorati.
A tal proposito dal Donbass denunciano che le forze di sicurezza ucraine hanno schierato un cannone antiaereo e un corazzato da trasporto truppe alla linea di contatto nel Donbass, ha affermato Ivan Filiponenko, portavoce della Milizia Popolare della Repubblica Popolare di Lugansk.
Lo schieramento di queste armi è espressamente vietato dagli accordi di Minsk. "In violazione del terzo paragrafo delle misure aggiuntive, il nemico continua a posizionare armi ed equipaggiamenti militari negli insediamenti nel territorio controllato dall'Ucraina", ha detto ai giornalisti l’esponente delle comunità russofone ucraine in rivolta contro le autorità centrali di Kiev.
Secondo quanto denuncia Filiponenko, l'intelligence della Repubblica Popolare di Lugansk ha individuato apparecchiature belliche alla periferia del villaggio di Nizhnee.
"Le unità della Milizia popolare stanno monitorando costantemente il nemico, attenendosi rigorosamente alle condizioni dell'attuale tregua e pronte a rispondere prontamente ai cambiamenti della situazione agli ordini del comando", ha aggiunto il rappresentante del dipartimento secondo quanto riferisce Ria Novosti.
Il dispiegamento di armi pesanti vicino alla linea di contatto nel Donbass è vietato dagli accordi di Minsk e dalle ulteriori misure di cessate il fuoco entrate in vigore nell'estate del 2020. Inoltre, è previsto un divieto assoluto di sparo, azioni offensive, di ricognizione e sabotaggio. Tuttavia, nella LPR e nella DPR, le forze armate ucraine sono state ripetutamente accusate di aver violato queste disposizioni.
Mosca, dal canto suo, ha più volte affermato che Kiev non rispetta gli accordi di Minsk e prolunga all’infinito i negoziati per risolvere il conflitto. Di recente, il ministero degli Esteri russo ha osservato che le autorità ucraine hanno concentrato metà del personale dell'esercito nel Donbass e stanno bombardando le repubbliche non riconosciute, utilizzando peraltro attrezzature proibite da tali accordi.
Le tensioni nella regione sono alimentate dagli Stati Uniti e da altri paesi della NATO - evidenzia Ria Novosti - che forniscono all'Ucraina armi e istruttori militari, e hanno anche aumentato il numero di esercitazioni nel Mar Nero.
Mosca crede che l'Occidente stia cercando di aggregare truppe vicino ai confini russi.