Lavrov: le risposte USA non soddisfacenti. "Putin prenderà le decisioni sui futuri passi"

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Lavrov: le risposte USA non soddisfacenti. "Putin prenderà le decisioni sui futuri passi"

Gli Stati Uniti, nella loro risposta sulle garanzie di sicurezza, non hanno dichiarato di essere intenzionati a fermare l'espansione della NATO a est, ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

Il giorno prima USA e NATO hanno consegnato una risposta scritta alle proposte di Mosca.

"Non c'è alcuna reazione positiva sulla questione principale in questo documento. La questione principale è la nostra chiara posizione sull'inammissibilità di un'ulteriore espansione della NATO a est e sul dispiegamento di armi da attacco che potrebbero minacciare il territorio della Federazione Russa", ha spiegato il diplomatico di Mosca.

Lavrov ha poi evidenziato che gli Stati Uniti ignorano deliberatamente il principio dell'indivisibilità della sicurezza, quando l'esistenza pacifica di uno Stato non può essere raggiunta creando una minaccia per un altro.

"È significativo che ora, quando i nostri colleghi occidentali rispondono alle proposte di concordare garanzie giuridicamente vincolanti nell'Euro-Atlantico, chiedano sempre l'attuazione dei principi concordati sull'architettura di sicurezza nell'Euro-Atlantico. Dicono immediatamente: questo significa che la NATO ha il diritto di espandersi, nessuno ha il diritto di vietare ai membri della NATO di prendere in considerazione gli appelli di qualsiasi altro Paese", ha affermato Lavrov.

Il ministro ha aggiunto che Mosca intende continuare a concentrarsi sul chiarimento della posizione astuta di Washington sull'espansione dell'Alleanza del Nord Atlantico, evidentemente decisa a continuare la sua marcia verso est. 

”Se gli anni '90 sono stati segnati dalla mancanza di impegni scritti sulla non espansione della NATO. Ora abbiamo questi impegni scritti. Sono stati confermati in seno all'OSCE più di una volta, anche ai massimi livelli", ha affermato.

Lavrov ha anche definito inaccettabile la posizione degli Stati Uniti, che considerano gli impegni assunti all'interno dell'OSCE unicamente come un menu dal quale scelgono solo quanto è per loro "gustoso" e conveniente. 

Il ministro degli Esteri ha aggiunto di averlo fatto notare al collega statunitense Anthony Blinken, ma lui non ha risposto e ha solo alzato le spalle.
“L'ho avvertito, così come gli altri nostri colleghi, che in un futuro molto prossimo avremmo inviato loro una richiesta formale per spiegare perché stavano ritirando una sola clausola dai propri obblighi e stavano cercando di ignorare le condizioni per il rispetto con questa clausola a loro gradita, una richiesta ufficiale a tutti i Paesi i cui leader hanno firmato le dichiarazioni di Istanbul e Astana. Spero che in questo caso non ci vorrà molto tempo per spiegare perché l'Occidente prende una tale posizione", ha affermato il ministro.

Il capo della diplomazia russa ha inoltre sottolineato che Mosca prenderà in considerazione la risposta di Washington alle proposte di garanzie di sicurezza insieme alla reazione della NATO, che è arrivata nello stesso momento.

Lavrov ha infine aggiunto che, a quanto pare, il contenuto della risposta degli Stati Uniti sarà presto noto al pubblico.
"Come ci hanno detto i nostri colleghi nordamericani, sebbene preferiscano che il documento sia rimanga all’interno di un dialogo diplomatico confidenziale, è stato concordato con tutti gli alleati degli Stati Uniti e con la parte ucraina. Pertanto, non ho dubbi che ‘trapelerà’ nel un futuro molto prossimo”, ha osservato.

Come esattamente Mosca reagirà alle azioni di Washington, secondo Lavrov, sarà determinato personalmente da Vladimir Putin.

"Dopo il coordinamento interdipartimentale, riferiremo al presidente e il presidente deciderà i nostri ulteriori passi", ha sottolineato il ministro.

Intanto le risposte fornite da Stati Uniti e NATO sulle garanzie di sicurezza in Europa sono state consegnate al presidente Putin, secondo quanto reso noto dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. 

“Il presidente ha tutti  questi documenti. Naturalmente, ci vorrà del tempo per analizzarli. Non corriamo a conclusioni affrettate", ha detto l'addetto stampa del leader russo in un'intervista ai giornalisti.

Peskov ha inoltre osservato che ci sono poche ragioni di ottimismo viste le mancate risposte dei paesi occidentali sulle questioni principali poste dalla Russia sulle garanzie di sicurezza. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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