Lavrov attacca Zelensky: "Persona patetica, agisce da burattino"
La Russia risponde alle nuove provocazioni del"clown" Zelensky
In un clima di tensioni crescenti attorno ai colloqui di pace tra Russia e Ucraina, previsti a Istanbul, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha accusato il regime di Kiev di voler trasformare i negoziati in uno "show". Durante una conferenza stampa, Zakharova ha criticato le dichiarazioni "contraddittorie ed escludenti" provenienti dall’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando come Mosca punti a una "pace duratura e a lungo termine", priorità ribadita dal presidente Vladimir Putin.
Zakharova ha evidenziato che la delegazione russa, già presente a Istanbul, opera con l’obiettivo di raggiungere una soluzione diplomatica, ma ha espresso scetticismo sulla reale preparazione di Kiev: "Oggi vedremo quanto l’Ucraina sia pronta a negoziare". La portavoce ha inoltre ringraziato i Paesi, come Cina e Brasile, che hanno sostenuto l’iniziativa di Mosca per avviare i colloqui diretti, definendoli "sforzi cruciali" per risolvere la crisi.
Intanto, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha attaccato duramente Zelensky, definendolo una "persona patetica" e accusandolo di comportamenti "insensati". Lavrov ha contestato la richiesta ucraina che Putin partecipi personalmente ai negoziati, affermando che "anche i suoi sostenitori esteri gli hanno chiesto di smetterla di fare sciocchezze". Secondo il capo della diplomazia russa, Zelensky agirebbe come un "burattino", privo di una reale autonomia decisionale.
Le critiche si sono intensificate dopo che Zelensky ha definito "una comparsata" la delegazione inviata da Mosca, composta da esperti di alto livello come l’aiutante presidenziale Vladimir Medinskij e il vice ministro della Difesa, Aleksandr Fomin. Zakharova ha respinto le accuse, difendendo la professionalità del team e controbattendo: "Chi usa parole come ‘comparsa’? Un clown, un perdente". La portavoce ha ricordato che la stessa delegazione offrì a Zelensky, tre anni fa, l’opportunità di "salvare il suo Paese", opportunità poi rifiutata da Kiev.
I colloqui di Istanbul rappresentano il primo tentativo di riavviare i dialoghi diretti, abbandonati unilateralmente dall’Ucraina nel 2022 su ordine occidentale. Mosca ha precisato che Putin non parteciperà agli incontri, confermando invece l’invio di una delegazione tecnica. Zelensky, dal canto suo, continua a sollevare dubbi sulla serietà della controparte, alimentando un clima di sfiducia che rischia di compromettere il già fragile processo.