Lavrov alla giornalista CNN: "Qualcuno di voi è stato in Donbass?"

Lavrov alla giornalista CNN: "Qualcuno di voi è stato in Donbass?"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Dal 2 gennaio la nostra pagina Facebook subisce un immotivato e grottesco blocco da "fact checker" appartenenti a testate giornalistiche a noi concorrenti. Aiutateci ad aggirare la loro censura e iscrivetevi al Canale Telegram de l'AntiDiplomatico

 

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha incontrato oggi il suo omologo della Repubblica popolare di Lugansk, Vladislav Deinego, e il primo viceministro degli esteri della Repubblica popolare di Donetsk, Sergei Peresada.

In una conferenza stampa successiva all'incontro, Lavrov ha dichiarato che l'operazione che Mosca sta portando avanti in Ucraina da ieri mattina presto è stata provocata dalle stesse autorità ucraine. In particolare, ha accusato il presidente dell'Ucraina, Vladimir Zelensky, di aver sprecato tutte le possibilità di negoziazione.

Allo stesso modo, il ministro degli Esteri russo ha accusato Kiev di aver compiuto un "genocidio" nel Donbass e ha criticato la politica linguistica dell'Ucraina, che, ha ricordato, viola i diritti degli ucraini di lingua russa.

"Le democrazie che lo sostengono accettano il divieto di una lingua parlata da un gran numero di persone e l'educazione in quella lingua?", ha chiesto a un giornalista.

Dopo la risposta di un corrispondente che gli chiedeva di non usare "eufemismi" e sosteneva che non si trattava di una "operazione militare speciale", ma piuttosto di "una conquista militare su larga scala" , Lavrov ha ribadito che "nessuno occuperà l'Ucraina " .

"Affinché non ci siano eufemismi, vogliamo che il popolo ucraino sia in grado di definire il proprio futuro", ha affermato il ministro.

"Gli obiettivi dell'operazione sono stati dichiarati apertamente: smilitarizzazione e denazificazione ", ha ripetuto il capo della diplomazia russa.

Allo stesso modo, il ministro degli Esteri ha respinto come false le dichiarazioni del presidente dell'Ucraina, Vladimir Zelensky, sulla sua volontà di negoziare uno status neutrale per il suo Paese.

"Semplicemente non sta dicendo la verità al momento. Sta semplicemente mentendo quando dice di essere pronto a discutere dello status di neutralità", ha rivelato Lavrov, aggiungendo che i negoziati con Kiev riprenderanno dopo il ripristino di "un regime democratico ."

"Qualcuno della CNN è stato nel Donbass?"

Al termine della conferenza stampa, Lavrov ha replicato a un giornalista della CNN che ha partecipato in videoconferenza da Kiev.

"Perché nessun giornalista occidentale ha coperto ciò che sta accadendo sulla linea di contatto controllata dal governo ucraino in Donbass per tutti questi otto anni? E ancora di più, se ora sono inorriditi da ciò che sta accadendo a Kiev, qualcuno della CNN è stato nel Donbass?" sono e domande che ha posto Lavrov..

"Ha visto le scuole distrutte, ha visto donne che trasportavano bambini uccisi, hai visto una spiaggia per bambini bombardata? Qualcuno ha mai visitato quel posto?".

Zelensky

Il presidente ucraino Vladimir Zelenski ha affermato venerdì che l'Ucraina ha bisogno di "una coalizione contro la guerra" per esercitare pressioni sulla Russia e raggiungere così un possibile negoziato.

Attraverso il suo account Twitter, il presidente ha assicurato di aver parlato con il suo omologo polacco, Andrzej Duda, e di aver concluso che la Polonia e le altre nazioni del gruppo Bucarest Nove potrebbero assistere l'Ucraina fornendo "aiuti alla difesa, sanzioni [e] pressioni sull'aggressore ".

"Insieme dobbiamo mettere la Russia al tavolo dei negoziati. Serve una coalizione contro la guerra", ha aggiunto.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La tigre di carta è nuda di Clara Statello La tigre di carta è nuda

La tigre di carta è nuda

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti