La visione cinese del 6G forgia un'era di intelligenza universale

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La visione cinese del 6G forgia un'era di intelligenza universale

 

di Liu Guangyi*

Con l'alba del 2025, l'industria globale delle telecomunicazioni segna un momento cruciale: l'inizio dell'"era della standardizzazione 6G". Si prevede che gli organismi internazionali di standardizzazione si consolideranno entro il 2029, con i primi test commerciali programmati per l'implementazione intorno al 2030.

Sebbene il 5G offra già capacità impressionanti: velocità elevatissime, latenza minima e connettività massiccia, il 6G promette un salto di qualità. Punta a velocità di trasmissione superiori a 100 Gbps, riducendo al contempo la latenza al di sotto di un millisecondo, fondamentale per applicazioni in tempo reale come la robotica nelle fabbriche intelligenti e il controllo remoto di apparecchiature.

In termini di connettività, il 6G integrerà un numero esponenzialmente maggiore di dispositivi, in particolare sistemi sofisticati di Internet of Things (IoT), terminali intelligenti e sensori biomedici, gettando le basi per un mondo veramente intelligente e interconnesso.

Il 6G trascende il mero aumento di velocità. Il suo potenziale rivoluzionario deriva da tre dimensioni integrate. La prima è l'integrazione tra sensori e comunicazioni, in cui i segnali di comunicazione non solo trasmettono dati, ma percepiscono anche l'ambiente fisico. Il secondo è la sintesi tra sistemi terrestri e non terrestri, con reti unificate che coprono terra, aria, sottosuolo e acqua per una copertura capillare. Il terzo è la convergenza tra comunicazione e intelligenza artificiale, con l'intelligenza computazionale integrata nell'architettura di rete. Questi progressi trasformeranno il 6G da un semplice mezzo di comunicazione a una rete di informazione mobile completa di nuova generazione.

Fino a giugno 2024, la Cina ha mantenuto la sua posizione di leader mondiale per numero di brevetti relativi al 6G. Per quanto riguarda la ricerca fondamentale, il "triangolo impossibile" di lunga data nelle comunicazioni wireless – bilanciare latenza, affidabilità e throughput – ha storicamente limitato il progresso. Ora, i ricercatori dei Purple Mountain Laboratories in Cina hanno sperimentato la codifica di canale bidimensionale spaziotemporale, una svolta che consente una trasmissione 6G ultra-affidabile e quasi istantanea.

I traguardi ingegneristici consolidano ulteriormente questo slancio. Lo scorso luglio, l'accademico Zhang Ping dell'Accademia Cinese di Ingegneria ha presentato la prima rete di test sul campo al mondo per la comunicazione 6G e l'integrazione intelligente.

L'operatore di telecomunicazioni cinese China Mobile, in collaborazione con lo ZGC Institute of Ubiquitous-X Innovation and Applications, ha sviluppato un prototipo di sistema 6G cloud-native, raggiungendo velocità per singolo utente superiori a 8 Gbps e convalidando oltre 10 nuove tecnologie 6G tramite una rete di dieci siti. Nel febbraio 2024, la Cina ha anche lanciato il primo satellite al mondo per testare l'architettura 6G nello spazio.

La contemporanea ascesa dell'intelligenza artificiale, della robotica e delle tecnologie per l'economia a bassa quota, unita alla trasformazione intelligente del settore manifatturiero, favorisce l'avanzamento del 6G. Grazie a progressi senza precedenti nell'integrazione di sensori, elaborazione dati, big data e intelligenza artificiale, si prevede che il 6G sbloccherà applicazioni trasformative.

Si considerino i droni a bassa quota: le future reti 6G potrebbero dotarli di percezione ambientale in tempo reale e capacità di calcolo distribuito, ottimizzando la progettazione e prolungando l'autonomia di volo. Analogamente, i robot dotati di intelligenza artificiale potrebbero trasferire compiti ad alta intensità di calcolo alle vicine stazioni base 6G, realizzando unità più leggere, resistenti ed economiche, aprendo la strada all'adozione di massa in tutti i settori. Questo evidenzia la distinzione fondamentale del 6G: non un semplice aggiornamento incrementale del 5G, ma un pilastro tecnologico fondamentale pronto a rimodellare interi ecosistemi industriali.

Nei trasporti, il 6G potrebbe guidare la costruzione di sistemi di trasporto completamente connessi e di città intelligenti, connettendo perfettamente veicoli, infrastrutture e pedoni circostanti. Tali sistemi integrati consentirebbero una gestione del traffico realmente intelligente e renderebbero la guida completamente autonoma una realtà. Progetti pilota basati su questi principi sono già in fase di implementazione in diverse città cinesi.

A livello globale, tuttavia, la percezione della traiettoria del 6G rimane frammentata, riflettendo infrastrutture tecnologiche e priorità di sviluppo divergenti. Le discussioni tecniche devono andare oltre parametri semplicistici come velocità di picco e riduzioni di latenza, perché il vero potenziale del 6G risiede nell'adozione di un'innovazione interdisciplinare. Strategicamente, non può essere considerato attraverso una lente monosettoriale, ma come un fattore abilitante fondamentale per la trasformazione digitale e intelligente in tutti i settori.

A tal fine, gli stakeholder globali del settore devono rafforzare la collaborazione e impegnarsi per raggiungere un consenso tecnico tempestivo. Tale allineamento sarà fondamentale per stabilire standard ed ecosistemi 6G globali unificati.

*(Liu Guangyi è il capo esperto di China Mobile e capo scienziato dello ZGC Institute of Ubiquitous-X Innovation and Applications. L'articolo è basato su un'intervista a Liu condotta dal giornalista Yu Sinan del Quotidiano del Popolo)

 

Purple Mountain Laboratories utilizza droni di sicurezza con tecnologia 6G per il monitoraggio video in tempo reale durante la Maratona di Nanjing del 2024. (Foto dall'account ufficiale WeChat di Angmobile)


Sito di prova volo per la verifica di un prototipo 6G, realizzato congiuntamente da un centro universitario nazionale per il trasferimento tecnologico per l'informazione e le comunicazioni nella provincia del Jiangsu, nella Cina orientale, e da Purple Mountain Laboratories. (Foto del centro stampa del distretto di Jiangning a Nanjing, provincia del Jiangsu, nella Cina orientale)

 

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