Israele lancia volantini su Gaza con minacce ai palestinesi: "a nessuno importerà" se sparite
La scorsa notte, l'esercito israeliano ha lanciato volantini in tutta la Striscia di Gaza. Il testo del volantino più che un messaggio è una vera e propria minaccia:
"La mappa del mondo non cambierà se tutta la popolazione di Gaza dovesse scomparire", l’incipit del volantino.
New flyers dropped this evening.
— Mosab Abu Toha (@MosabAbuToha) March 20, 2025
In it what follows:
To the people of Gaza, after what happened and the end of the temporary ceasefire and before we start Trump’s compulsory plan which we will proceed with whether you liked it or not, this is the last call for anyone who may… pic.twitter.com/iLJGlqprn6
Nel volantino, che conteneva anche versetti del Corano, è stato ricordato agli abitanti di Gaza che saranno deportati "che lo vogliano o no" come conseguenza di "quanto accaduto e della fine del cessate il fuoco temporaneo".
L'esercito ha anche ribadito che il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il territorio "procederà” e che Gaza verrà ripulita etnicamente dalla sua popolazione nativa.
"Nessuno vi noterà, nessuno chiederà di voi. Sarete lasciati soli ad affrontare il tuo inevitabile destino", si legge ancora nel volantino.
Inoltre, è stato aggiunto:
"Né gli USA né l'Europa si preoccupano di Gaza. Nemmeno i vostri stati arabi se ne preoccupano, ora sono nostri alleati, ci forniscono denaro, armi e petrolio. Vi mandano solo sudari."
"Non c'è rimasto molto tempo. La partita finirà presto. Chiunque voglia salvarsi prima che sia troppo tardi, noi siamo qui per restare fino al Giorno del Giudizio", conclude il messaggio del volantino.
Il corrispondente del New Arab nella Striscia di Gaza ha confermato che i volantini sono stati lanciati a Beit Lahia, Beit Hanoun e nelle zone orientali di Khan Younis.
Questi "biglietti di morte" sono stati una tattica frequente usata dall'esercito israeliano a Gaza e in Cisgiordania per incutere paura tra i palestinesi durante le operazioni militari e spingerli ad abbandonare le loro case.
Ciò avviene mentre Israele riprende le sue operazioni di terra nell'enclave devastata per "espandere il perimetro di sicurezza e creare una zona cuscinetto parziale tra il nord e il sud".
Anche il ministro della Difesa Israel Katz ha lanciato un "ultimo avvertimento" ai cittadini di Gaza tramite una dichiarazione video, dicendo loro di "restituire gli ostaggi e rimuovere Hamas dal potere", in modo che si aprano altre opzioni "tra cui la possibilità di andarsene in altri posti del mondo per coloro che lo desiderano".
Si trattava di un riferimento alla proposta di Trump per Gaza, che mira a effettuare una pulizia etnica della Striscia per far posto a un'acquisizione dell'enclave da parte degli Stati Uniti, che la trasformerebbe in un luogo di villeggiatura.
L’idea è stata condannata e ridicolizzata a livello globale.
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