"Israele ha fallito". Le conclusioni di un giornalista USA sulla guerra di Gaza
Nella sua analisi, il giornalista statunitense Max Blumenthal, dopo il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ritiene che Israele anche con il pieno appoggio degli Stati Uniti, pur devastando l’enclave assediata, uccidendo decine di migliaia di abitanti e provocando una crisi umanitaria, non è riuscito a raggiungere i suoi due obiettivi.
Ha scritto il giornalista sul suo account X: "Israele ha massacrato, affamato e attaccato Gaza secondo il piano di Dresda, e il regime statunitense gli ha dato tutto ciò di cui aveva bisogno per farlo. Ma ha fallito nei suoi due obiettivi principali: liberare i prigionieri con la forza e sradicare Hamas",
Blumenthal, per confutare la sua tesi, ha pubblicato il video di una folla che applaude e canta a sostegno dei guerriglieri di Hamas in una zona della Striscia.
Israel slaughtered, starved and went full Dresden on Gaza, and the US regime gave it all it needed to do so.
— Max Blumenthal (@MaxBlumenthal) January 19, 2025
But it failed in its two main objectives: freeing the captives through force and eradicating Hamas.
Here’s the proof: pic.twitter.com/zvylJSgJKv
Sulla stessa linea, anche i media mainsteam come il Wall Street Journal che, in suo resoconto ha sottolineato che il movimento palestinese non è stato eliminato nonostante le ripetute promesse fatte in tal senso dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ora assicura ai suoi "frustrati sostenitori di destra" che avrebbe ottenuto una "vittoria totale".
"Hamas rivendica la vittoria nonostante le pesanti perdite e fa sfilare i suoi combattenti per le strade di Gaza, perché ha raggiunto il proprio obiettivo di sopravvivere all'aggressione", si legge sul media nordamericano.
Abu Obeida, portavoce delle Brigate Ezzeldin Al Qassam, il braccio armato di Hamas, ritiene, invece, che l'accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi avrebbero potuto essere raggiunti più di un anno fa.
"L'accordo raggiunto sarebbe stato possibile più di un anno fa, se fosse stato adatto alle ambizioni di Netanyahu e del suo governo fascista, che insisteva nel continuare il genocidio e intendeva sfollare il nostro popolo e distruggere tutto ciò che era possibile. Durante tutta questa guerra, eravamo i più interessati a fermarlo il prima possibile", ha ricordato il portavoce sul suo canale Telegram.
Obeida ha evidenziato che le Brigate e le altre fazioni della resistenza palestinese sono impegnate a rispettare l'accordo di cessate il fuoco ed ha ribadito la loro volontà di rispettarne i termini e di aderire alle sue condizioni.
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