Iran e Russia firmano un accordo di partenariato strategico. Il primo commento di Putin

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Iran e Russia firmano un accordo di partenariato strategico. Il primo commento di Putin

 

Il presidente della Russia e dell’Iran hanno firmato questo venerdì, a Mosca, un accordo di partenariato strategico globale che porterà le relazioni bilaterali tra i due Paesi ai massimi livelli.


Secondo il presidente russo Vladimir Putin, il nuovo trattato sul partenariato strategico globale tra Russia e Iran oltre a stabilire obiettivi ambiziosi, è un documento "dirompente".

In primis, questo accordo strategico ha l’obiettivo di creare le condizioni per uno sviluppo stabile e sostenibile fra i due Paesi, ha aggiunto Putin.

Il leader russo ha annunciato, tra l’altro, che nelle transazioni reciproche Russia e Iran sono passati quasi completamente alle valute nazionali e si lavora all’interconnessione dei sistemi di pagamento.

Questo trattato prevede, inoltre, un progetto per la realizzazione di un gasdotto verso l'Iran, il cui volume di fornitura potrebbe raggiungere i 55 miliardi di metri cubi di gas all'anno.

Teheran e Mosca, inoltre, hanno focalizzato la loro attenzione sul trasporto ferroviario.

A tal proposito, è in cantiere la costruzione di una sezione del corridoio internazionale di trasporto nord-sud, la linea ferroviaria Resht-Astara, che aiuterà a stabilire una logistica senza soluzione di continuità tra i paesi.

Altro capitolo dell’accordo è la cooperazione petrolifera e della possibilità di costruire centrali nucleari in Iran.

Cosa si sa dell'accordo?

Molto si è speculato sui termini di questo accordo ma, a fugare i dubbi ci ha pensato, la scorsa settimana, l'ambasciatore iraniano in Russia, Kazem Jalali, il quale ha rivelato che il documento di accordo è composto da un preambolo e 47 articoli, che definiranno le relazioni dei paesi in tutti i settori per almeno i prossimi 20 anni.

Inoltre, molta importanza è stata data sugli ambiti di sicurezza e di difesa.

"Posso dire con sicurezza che queste relazioni non sono dirette contro nessun Paese terzo, ma sono coerenti con la sicurezza e la stabilità della regione", ha precisato il diplomatico.

Su questo aspetto è intervenuto anche Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, il quale ritiene che il documento "presta particolare attenzione al rafforzamento della cooperazione nell'interesse della pace e della sicurezza a livello regionale e globale, consacra il desiderio di Mosca e Teheran di rafforzare la cooperazione nei settori della sicurezza, difesa, la lotta al terrorismo e all’estremismo, la lotta contro molte altre sfide e minacce comuni.”

"Fanno solo sorridere.” Ha così commentato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov in un'intervista all'IRNA le speculazioni sulla scelta della data per la firma del trattato tra Russia e Iran. alla vigilia dell'insediamento di Donald Trump negli Stati Uniti, previsto per il 20 gennaio.

La posizione di Teheran

Commentando questa giornata storica, il presidente iraniano ha sottolineato che l'accordo di partenariato strategico aprirà un nuovo capitolo nelle relazioni bilaterali con la Russia.

Ha evidenziato che l'Iran e la Russia hanno raggiunto buoni accordi per costruire nuove rotte commerciali e di trasporto.

Inoltre, Pezeshkian ha sostenuto che “Teheran accoglie con favore i negoziati di pace tra Russia e Ucraina”.

Il leader persiano ha chiarito che l'Iran è contrario all'unilateralismo e ha ribadito che i paesi della regione sono in grado di garantire la sicurezza e la pace nella regione.

Il presidente iraniano non risparmiato critiche per i doppi standard occidentali sui diritti umani.

Pezeshkian è arrivato questa mattina nella capitale russa in visita ufficiale. In precedenza, il Cremlino aveva precisato che i colloqui tra i leader si sarebbero concentrati sulle prospettive di un’ulteriore espansione della cooperazione bilaterale, ad esempio nei settori del commercio e degli investimenti, dei trasporti e della logistica e degli aiuti umanitari, nonché le questioni attuali nell’agenda regionale e internazionale.

Inoltre, Putin e Pezeshkian hanno affrontato altre questioni, come la situazione in Medio Oriente, compresa la Siria e il conflitto israelo-palestinese. All'ordine del giorno presente anche la situazione nella Transcaucasia e il programma nucleare iraniano.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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