Insediamento Trump: invitati imprevisti e lo (strano) parallelo del WP

4621
Insediamento Trump: invitati imprevisti e lo (strano) parallelo del WP

 

 
di Davide Malacaria - PICCOLE NOTE

 

Trump ha voluto che la cerimonia del suo insediamento alla Casa Bianca si tenga nel chiuso del Campidoglio, come accadde per quella di Ronald Reagan. Motivo ufficiale il freddo, ma è evidente che per un megalomane come egli è e per la sua vis populista che lo inclina ai raduni affollati, la decisione di tenere una cerimonia più intima dipende da motivi più seri che non il clima.

Sembra plausibile, cioè, che abbia preso sul serio gli allarmi su un possibile attentato contro la sua persona lanciati da alcuni dei suoi sostenitori in questi giorni (ne abbiamo accennato nella nota di ieri).

Mettere in dubbio la credibilità dei sostenitori di Trump è legittimo e allo scopo si è ricorsi alle solite accuse di complottismo – usato sicuro che va bene su tante cose – però stavolta la nuda cronaca indica che l’asserito complottismo ha una qualche ragion d’esser, dal momento che il futuro presidente è stato oggetto di ben due attentati durante la campagna elettorale.

1857: l’insediamento con giallo di James Buchanan 

Peraltro, Trump ha fonti di informazione più che privilegiate, sia nell’ambito dell’esercito che in quello dell’intelligence. Evidentemente qualcuno gli ha detto qualcosa.

Curioso, peraltro, che il Washington Post oggi pubblichi un documentato articolo sulla misteriosa malattia che nel 1857 afflisse l’insediamento del presidente James Buchanan, che provocò forti disturbi a diversi convenuti, tra i quali lo stesso presidente, e ne provocò la morte di trenta.

The mysterious illness that plagued a presidential inauguration

La malattia ebbe il suo epicentro presso il National Hotel di Washington, albergo nel quale aveva trovato alloggio Buchanan e il suo seguito prima della cerimonia.

Petula Dvorak, autrice dello scritto, ricorda come al tempo si svolsero diverse inchieste sulla misteriosa malattia, con alcuni che affermavano di aver trovato tracce di “arsenico” nello stomaco di uno dei defunti, mentre altri la attribuirono all’assenza di fognature, che però, come annota la cronista, era condizione comune dell’intera città, senza che ciò comportasse un’analoga afflizione altrove.

Infine, un’inchiesta sulla presenza di topi morti nei serbatoi dell’acqua potabile, che secondo alcuni avrebbe scatenato un’epidemia di colera, escluse tale circostanza, dal momento che i roditori non potevano accedervi.

Buchanan aveva alloggiato in quell’Hotel anche nel gennaio precedente, dal momento che era gestito da una sua vecchia conoscenza, e anche allora fu colpito da nefasti disturbi. Memore del precedente, prima dell’insediamento mangiò solo cracker, come annotò un cronista dell’epoca.

Ma ciò non impedì che anche lui fosse colpito dalla misteriosa malattia, che gli provocò forti disturbi gastrici che lo afflissero durante la cerimonia. Si riprese, conclude la Dvorak, ma “fu perseguitato da problemi di salute per gli anni a venire”.

La querelle se a causare tali problemi sia stato un virus misterioso o un tentativo di omicidio resta aperta, anche se la Dvorak, nello scriverne, più volte definisce complottisti quanti sostenevano la seconda opzione, ma resta che la nota del Washington Post, alquanto inusuale, getta ulteriori ombre su quanto potrebbe avvenire nel corso del giuramento di Donald Trump.

Gli invitati speciali al giuramento di Trump

Al di là di possibili attentati che, se sventati in quella sede, potrebbero funestare l’America altrove in concomitanza con il giuramento – gettando così ombre sulla futura presidenza – qualche cenno va speso sulla lista degli invitati, soprattutto per segnalare due presenze.

Tra gli invitati, infatti, spicca il vicepresidente della Cina Han Zheng, inviato personalmente da Xi Jinping in sua vece, così da far onore all’invito che gli era pervenuto direttamente da Trump.

Trump sta cercando di stabilire un feeling con Xi, con il quale si è intrattenuto telefonicamente ieri. “Mi aspetto che risolveremo molti problemi insieme e a partire da subito”, ha dichiarato il futuro presidente Usa annunciando la conversazione con il suo omologo cinese.

Trump ha comunicato che i due presidenti hanno parlato “di commercio, fentanyl, TikTok e altri argomenti e che la chiamata è stata ‘molto positiva’ per entrambi i Paesi”, riporta la Cnn. “Il presidente Xi e io faremo tutto il possibile per rendere il mondo più pacifico e sicuro!” ha chiosato Trump.

Trump holds ‘very good’ phone call with China’s President Xi

Da notare che la telefonata si è svolta in parallelo con l’intervento del futuro Capo del Dipartimento di Stato Usa Marco Rubio al Congresso, nel corso del quale ha affermato che la Cina è “il nemico più potente e pericoloso degli Stati Uniti”…

Tale distonia denota che la seconda amministrazione Trump sarà affetta, come la precedente, da una dialettica interna tra il presidente e i tanti falchi che è stato costretto a imbarcare per tentare di tenere a bada parte dei suoi feroci oppositori interni (molti nemici, molto onore è un motto tornato di moda, ma è più realistico, se si vuol sopravvivere a certi livelli, limitarne il numero).

Un altro invito di Trump ha attirato la nostra attenzione, quello di Aaron Teitelbaum, rabbino capo della comunità chassidica Satmar, profondamente anti-sionista (si ricorda come questi criticò aspramente Trump quando, nel primo mandato, riconobbe, a nome degli Stati Uniti, Gerusalemme come capitale di Israele, vedi il Timesofisrael).

Head of Satmar Hasidic sect slams US recognition of Jerusalem

Lo presenza di Teitelbaum è stata notata da Yedioth Ahronoth, che ha spiegato il motivo dell’invito, ovvero che Trump ritiene che la sua benedizione abbia dato un “contributo significativo” alla sua  vittoria elettorale, tanto che ha chiesto un’ulteriore benedizione prima del suo insediamento.

Tale invito può apparire secondario, ma non lo è affatto, soprattutto in un momento in cui forte ruggisce la spinta per la Grande Israele, che l’accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco su Gaza ha solo momentaneamente, e a stento, trattenuto.

 Piccole Note

Piccole Note

 

Piccole Note è un blog a cura di Davide Malacaria. Questo il suo canale Telegram per tutti gli aggiornamenti: https://t.me/PiccoleNoteTelegram

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La Nuova Era dell'Economia Globale  di Giuseppe Masala La Nuova Era dell'Economia Globale

La Nuova Era dell'Economia Globale

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione» di Francesco Erspamer  Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

L'Autoritarismo si fa sistema di Michele Blanco L'Autoritarismo si fa sistema

L'Autoritarismo si fa sistema

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti