'Il Testimone'. Vincenzo Lo Russo: "Chi censura il film non lo ha neanche visto"
Si è parlato molto (e a sproposito) del film russo "Il testimone". Definito "propaganda russa", "mezzo di Putin per influenzare le elezioni in Europa" e il solito arsenale di menzogne russofobiche del regime mediatico italiano.
Con Agata Iacono e Clara Statello ci siamo interessati della censura messa in atto per le proiezioni, in particolare per quel che riguarda la vergognosa e spudorata operata dal sindaco di Bologna del PD Lepore. Come l'AntiDiplomatico abbiamo chiesto al giornalista e reporter Vincenzo Lorusso, che insieme al collega Andrea Lucidi hanno ottenuto dalla produzione russa di poter distribuire il film in Italia, di fare chiarezza sulla vicenda. "E' un film contro il battaglione Azov. Se in Italia non si può criticare un gruppo nazista dichiarato il problema non è nel film ma nella libertà di espressione in Italia".
"Il film non l'hanno neanche visto coloro che lo hanno denunciato. Il sindaco di Bologna lo ha censurato senza averlo mai visto. Si è deciso solo di obbedire ad un diktat di un'ambasciata straniera. Questa è la situazione purtroppo in Italia: ci sono ambasciate straniere che decidono quello che si può o non si può vedere".
L'INTERVISTA:
-------------
LA "VOCE DELLA PALESTINA": L'OFFERTA IN COLLABORAZIONE LAD CON EDIZIONI Q: