I veri vincitori della guerra: i profitti stratosferici delle industrie delle armi

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I veri vincitori della guerra: i profitti stratosferici delle industrie delle armi

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Media e politici d’Occidente “insistono fino alla nausea sul fatto che l’Ucraina stia vincendo contro la Russia. Ma i fatti sul campo non si adattano a tale narrazione e l’amministrazione e i media lo sanno. I falchi della guerra sanno che la loro cinica politica ucraina non è riuscita a cacciare la Russia dall’Ucraina. Tragicamente, sono gli ucraini a pagare l’immenso costo di questo fallimento di politica estera. La loro nazione è rovinata […] su istigazione dell’impero globalista americano”. Così  George O’Neill jr. su American Conservative. Alquanto duro, il suo articolo riporta però dati significativi. Ne riportiamo ampi stralci.

Una nazione prostrata

“L’Ucraina – prosegue OìNeill – ha perso circa il 20% del suo territorio. Almeno il 22% dei terreni agricoli ucraini è sotto il controllo russo. […]  A maggio 2022, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha riferito che quasi otto milioni di ucraini sono sfollati interni e altri sei milioni sono registrati come rifugiati. Ed è probabile che quel numero aumenti in questo inverno.

“A seguito dei recenti attacchi missilistici russi alla rete elettrica ucraina, stanno fuggendo dal Paese molte più persone”, che l’Europa è chiamata ad accogliere. “Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko potrebbe sollecitare l’evacuazione della sua città a causa dell’impossibilità di fornire alla popolazione i servizi di base “.

“La CNN ha riferito un mese fa che almeno il 30% delle centrali elettriche ucraine è stato distrutto. La BBC che sei milioni di ucraini sono senza elettricità. EuroNews ha recentemente riferito che i due terzi di Kiev sono senza elettricità. Si stima che l’ 80% di Kiev sia senza acqua. I notiziari affermano che Kiev si sta preparando a sopravvivere senza elettricità, acqua e riscaldamento. L’Ucraina ha già evacuato alcune cittadine diventate inabitabili, senza riscaldamento o elettricità. L’Organizzazione mondiale della sanità avverte che milioni di vite sono “minacciate ” questo inverno”.

“[…] La Banca centrale ucraina stima che il PIL della nazione nel 2022 diminuirà del 32%, l’inflazione raggiungerà il 30% e la disoccupazione raggiungerà il 30%. Il New York Times ha spiegato che l’industria agricola ucraina ha perso circa 23 miliardi di dollari a causa della guerra. Il Fondo monetario internazionale che la guerra in Ucraina ha portato alla peggiore carenza di cibo dal 2008. La CNN ha riportato che le comunicazioni dell’Ucraina dipendono interamente dal sistema Starlink di Elon Musk . Se ci sono problemi con il sistema, il paese si oscura”.

“Brookings riporta: ‘La guerra ha distrutto almeno 127 miliardi di dollari in edifici e altre infrastrutture della nazione, secondo la Kyiv School of Economics’. Il Washington Post che gli ucraini chiedono 700 miliardi di dollari in aggiunta agli oltre 100 miliardi di dollari che abbiamo già previsto”.


Le difficoltà della guerra e la pace scippata

“Sul campo di battaglia, l’Ucraina ha avuto difficoltà a riconquistare uno qualsiasi dei territori attivamente difesi dalla Russia. La recente ‘vittoria’ dell’Ucraina, che ha ripreso il controllo di Kherson è svaporata. L’Ucraina sta evacuando Kherson a causa dei bombardamenti russi. La macchina militare ucraina non è in grado di mantenere il controllo di una città che abbandonata dal loro avversario. Tutte le offensive ucraine di settembre e ottobre sono state bloccate e sembra che i russi stiano consolidando le loro linee di difesa e aumentando drasticamente le loro forze sul campo mentre l’ Ucraina sta arruolando uomini di sessant’anni”.

“Inoltre, l’Ucraina sta perdendo l’accesso alle risorse di cui necessita per continuare la guerra. Gli Stati Uniti e l’Europa stanno finendo le armi da inviare in Ucraina.
Anche la CNN ha comunicato che le forniture di armi per l’Ucraina si stanno esaurendo. L’equipaggiamento militare dell’Ucraina, in particolare la sua artiglieria, si sta sgretolando e l’Occidente non può sostituirla”.

Foreign Policy spiega che i funzionari della NATO sono molto preoccupati per le carenze. Anche il neocon Frederick Kagan ammette che la NATO non è preparata per un conflitto come quello ucraino. ‘La NATO non ha nessuna intenzione di combattere guerre come questa, e con questo intendo guerre con un uso super intensivo di sistemi di artiglieria prodotto da carri armati e cannoni. Non abbiamo rifornimenti adatti a questo tipo di guerra.” Secondo il CEO di Raytheon, l’Ucraina ha utilizzato tredici anni di produzione di javelot in dieci mesi”.

“Non doveva essere così. L’Ucraina e la Russia avrebbero potuto concludere un accordo di pace duraturo se non fosse stato per l’ingerenza dell’Impero globalista americano. Nel marzo del 2022, le due parti sembravano essere vicine a concordare i termini per una risoluzione del conflitto”.

“L’accordo doveva assicurare che l’Ucraina non avrebbe mai aderito alla NATO. La questione della NATO è la più importante in tutta questa vicenda. Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno ostacolato l’intesa e la guerra è proseguita, uccidendo decine di migliaia di ucraini, russi e altri. Il loro sangue è nelle mani dei leader statunitensi e britannici”.

L’invito dell’ambasciatore

Purtroppo sono troppi gli interessi in gioco perché questa mattanza abbia termine. L’apparato militar industriale sta lucrando profitti stratosferici, come dimostra la cifra monstre stanziata dagli Stati Uniti per la Difesa per l’anno 2023: 850 miliardi di dollari. Nel riferirlo, William Hartung, in un articolo apparso sul Ron Paul Institute, spiega che neanche durante la guerra Fredda si era mai toccata una simile cifra e dettaglia i profitti milionari degli amministratori delegati delle industrie delle armi (rimandiamo alla sua nota).

Non solo lo stanziamento monstre, il Congresso Usa ha appena votato una legge che elimina i già scarsi controlli su tali finanziamenti, cosa che alimenterà la possibilità di guadagni indebiti da parte dell’apparato militar industriale, come spiega un articolo di Julia Gledhill su Responsibile Statecraft.

Invito

 

A evidenziare il ruolo ormai dominante dell’apparato militar industriale nella guerra ucraina, un ricevimento organizzato dall’ambasciata ucraina presso gli Stati Uniti. Ne riferisce su Vox  che racconta così l’invito diramato dalla sede diplomatica: “Nell’invito erano stampigliati con grande evidenza i loghi delle industrie militari Northrop Grumman, Raytheon, Pratt & Whitney e Lockheed Martin, in qualità di sponsor dell’evento, sotto gli stemmi ufficiali dell’Ucraina e l’elegante scritta blu nella quale si leggeva che l’ambasciatore ucraino e l’addetto alla difesa “gradirebbero la presenza della tua azienda”.

Tutto alla luce del sole. Va tenuto presente, oltretutto, che in America la corruzione dei politici è lecita quando può essere inscritta nell’ambito delle attività di lobbyng.  Un circolo perverso, che rende più impervia la via della pace.

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