Gli Emirati firmano un accordo con la Francia per l'acquisto di 80 caccia Rafale
La Francia segna un altro contratto remunerativo per le proprie aziende: l’Eliseo ha infatti annunciato la vendita di 80 caccia agli Emirati Arabi Uniti (UAE) per un importo di 16 miliardi di euro, di cui saranno pagati 2 per l’acquisizione degli armamenti.
L'accordo sarà firmato durante una breve visita del presidente francese Emmanuel Macron a Dubai, prima tappa di un tour del Golfo Persico che lo porterà poi in Qatar e Arabia Saudita.
A Dubai, Emmanuel Macron è accompagnato da una nutrita delegazione di ministri, tra cui Jean-Yves Le Drian (Affari esteri), Bruno Le Maire (Economia) e Florence Parly (Difesa), oltre a i massimi dirigenti di aziende come Airbus, Thales, Air Liquide o EDF. E. La FRancia prevede di chiudere molti contratti.
Ma quello riguardante la vendita di Rafale, è più sostanzioso del previsto - 80 velivoli invece di 60 - quindi di gran lunga il più importante e remunerativo.
Dovrebbe consentire agli Emirati Arabi Uniti di sostituire gradualmente i 60 Mirage 2000 acquisiti alla fine degli anni '90, diventando così il sesto Paese a inserire nella propria flotta il caccia multiruolo francese, già acquisito dal vicino Qatar (36 velivoli), ma anche da Croazia (12), Egitto (24), Grecia (24) e India (36).
Gli Emirati Arabi Uniti sono attualmente il quinto cliente dell'industria della difesa francese nel decennio 2011-2020, con 4,7 miliardi di euro di ordinativi, secondo il rapporto al Parlamento sulle esportazioni di armi dalla Francia.
Negli ultimi anni, tuttavia, Parigi è stata oggetto di critiche anche aspre perché alcune di queste armi sarebbero state utilizzate nel conflitto in Yemen, dove l'Arabia Saudita e i suoi alleati sono accusati di crimini di guerra da diverse ONG.