Gli accordi da "prima Repubblica" della Cina di oggi

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Gli accordi da "prima Repubblica" della Cina di oggi


di Litten

Ah, e a chi mi dice che la Cina fa imperialismo attraverso accordi commerciali, costruendo ferrovie, porti, quartieri d'affari, autostrade in giro per il mondo, e magari con la "trappola del debito", rispondo così. Le facevamo noi queste cose nella Prima Repubblica, attraverso le imprese pubbliche, ripeto pubbliche. Costruivamo in Iran, Egitto, Algeria, Libia, America Latina, dappertutto in giro per il mondo.

Dighe, impianti petrolchimici, impianti di fertilizzanti, autostrade, ferrovie, quartieri. Tutto. Eravamo apprezzati in tutto il mondo, per questo nel 1992 ci hanno fatto fuori. Andreotti era odiato in patria, ma visto come un Dio all'estero. Il "ballerino" De Michelis veniva trattato come un Faraone in Egitto. Salerno Aletta ebbe a dire una volta che  Mattei fu il Francis Drake della Repubblica.

Avevamo rapporti con Urss, Cina. La Cina offrì a De Michelis di costruire il quartiere d'affari di Pudong, esatto, quello dei grattacieli a Shanghai. Ci pensò Mani pulite a fermare il tutto. A quest'ora non esporteremmo 27 miliardi di dollari, ma almeno 80. Meloni vuole fare il "Piano Mattei". Con chi? Con Bonomi? Ma non facciamo ridere.

Ci hanno spogliato di tutto. E se la Cina ora fa quello che facevamo noi, non prendetevela con lei, ma con noi stessi, sciocchi che non capiamo la politica.

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