Fentanyl. Fact-checking sulle principali fake news di Trump contro Cina e Messico

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Fentanyl. Fact-checking sulle principali fake news di Trump contro Cina e Messico


di Agata Iacono 


Il presidente Trump ha ottenuto, col ricatto dei dazi, una sorta di "ammissione di colpa" dei capri espiatori Mexico e Canada, che hanno promesso di contrastare il traffico di fentanyl alle frontiere, con un considerevole dispiegamento di esercito e polizia.

La Cina, invece, risponde con dazi a sua volta.

Ma il problema è davvero il fentanyl?

O, meglio, il gravissimo problema del fentanyl potrebbe rivelarsi piuttosto una sorta di 'false flag' per non affrontare il drammatico problema sociale, economico, sanitario degli USA e spostare così l'attenzione?

Partiamo dall'inizio.

Cos'è il fentanyl?

È un derivato chimico dalla morfina, alcaloide oppiaceo. Rispetto al suo precursore ha un effetto tra le 30 e le 80 volte più potente, ma una durata molto più breve, circa un’ora contro le tre della morfina.

Fu proprio perché l'effetto della morfina durava troppo poco che la Bayer creò l'eroina, (da heroisch, forte, eroico), più adatta alle "esigenze" belliche.
Inoltre, l'assunzione di fentanyl può avvenire in vari modi, per via orale, soprattutto attraverso pillole, per endovena, tramite inalazione o anche attraverso semplici cerotti che rilasciano la sostanza nella pelle.

La sua caratteristica è quella di poter essere prodotta con pochissima spesa e quindi immessa sul mercato ad un prezzo bassissimo, sebbene sia talmente letale da non poter fidelizzare il cliente per molto tempo. Il profitto, pertanto, è dato dalla sua costante diffusione, modificando, così, moltissime dinamiche che la psicologia e la  sociologia hanno fino ad oggi analizzato ed elaborato ai fini della prevenzione e della terapia.

Negli Stati Uniti, il degrado sociale, la crescente povertà, la mancanza di tutele sindacali sul lavoro, la stratificazione orizzontale individualista, che non permette solidarietà e coscienza di classe, l'assenza  di welfare, di servizi sociali gratuiti, di case, di sanità accessibile, di programmi di prevenzione e riabilitazione pubblici, in sintesi il MOSTRO del neoliberismo al suo ultimo stadio, hanno favorito l'estendersi del fenomeno di consumo di questa droga detta degli zombie.

In effetti, l'effetto del fentanyl diventa tale (da zombie), solo se tagliata con determinati componenti.

Ma torniamo alla storia del fentanyl, tornerò un'altra volta sulle molteplici implicazioni di questo suicidio collettivo sull'altare della "più grande democrazia occidentale"

La droga, approvata inizialmente come antidolorifico e anestetico dall’agenzia federale antidroga statunitense, è diventata una delle principali cause della dipendenza da oppiacei che attanaglia gli Stati Uniti. L'accordo per il blocco del fentanyl è avvenuto a novembre del 2023 nell'ambito del vertice dell’Asia-Pacific economic cooperation (Apec), tra l'allora presidente statunitense Joe Biden e l'omologo cinese Xi Jinping, con un apparente disgelo delle relazioni tra i due paesi.

Ma allora, se l'accordo c'è già, perché Trump accusa la Cina?

La narrazione sinteticamente è la seguente: le aziende cinesi che producono l'elemento base per la successiva produzione di fentanyl continuano a fornirlo a livello di mercato nero ai cartelli del narcotraffico latinoamericani, in particolare messicani, che, a loro volta, farebbero transitare la droga negli USA attraverso i migranti.

Ma è davvero così?

Intanto è accertato che sia i componenti di base che il prodotto finale è facilmente reperibile sul dark web senza alcun controllo degli acquisti e delle spedizioni.

Ma c'è di più.

Secondo le statistiche:

1) Nel 2022 i cittadini Usa costituivano l'89% per dei narcotrafficanti di fentanyl. I cittadini statunitensi risultano condannati per traffico di fentanyl con pene 12 volte più pesanti rispetto alle condanne di immigrati clandestini per lo stesso reato.

2) Nel 2023, il 93 per cento dei sequestri di fentanyl si è verificato nei punti di attraversamento legali o in posti di blocco interni agli USA del veicolo, e non sulle rotte dell'immigrazione illegale.
Quindi i cittadini statunitensi (che sono soggetti a meno controlli) attraversando legalmente le frontiere si rivelano i migliori contrabbandieri, dato che è accertato che hanno almeno il 96 per cento di probabilità in meno di essere fermati e perquisiti rispetto a persone che attraversano illegalmente.

3) Solo lo 0,009 per cento delle persone arrestate dalla Border Patrol, per aver attraversato illegalmente, possedeva qualsiasi tipo di droghe o  fentanyl.

4) Ogni individuo clandestino arrestato per fentanyl dalla Border Patrol possedeva, in media, la metà di fentanyl di ogni persona statunitense arrestata nei passaggi di ingresso legale, nel 2023 (10 contro 20 libbre).

5) Proprio dal  2019 al 2021, il sequestro di fentanyl, rispetto a tutte le altre droghe, ha raggiunto il 90% dei casi accettati.

6) Le morti da fentanyl sono quasi raddoppiate dal 2019 al 2021, quando sono diminuiti notevolmente i flussi migratori.


Siamo sicuri che il problema gravissimo del fentanyl sia dovuto ai migranti e alla Cina?

I problemi non si risolvono, come doveva mia nonna, col "fari trasiri u sceccu pi la cuda” (fare entrare l’asino per la coda).
L'analisi delle cause vere sarebbe troppo scomoda.
E le possibili soluzioni dovrebbero richiedere un profondo cambiamento, una rivoluzione, del sistema.

Troppo pericoloso mettere in crisi la "grande america": il trucco atavico del capro espiatorio funziona sempre, da millenni.


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Agata Iacono

Agata Iacono

Sociologa e antropologa

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