Diplomatici USA arrivano in Siria per parlare con il governo provvisorio

669
Diplomatici USA arrivano in Siria per parlare con il governo provvisorio

 

Oggi, il Dipartimento di Stato statunitense, citato dall’agenzia Reuters, ha riferito che una legazione proveniente da Washington è giunta ??in Siria per avere colloqui diretti con i nuovi  governanti de facto del paese arabo capeggiati dal gruppo armato Hayat Tahrir al Sham (HTS)*. È la prima missione ufficiale degli USA in Siria dalla caduta del governo del presidente Bashar al Assad 

La delegazione giunta a Damasco è composta dal capo della diplomazia statunitense per il Medio Oriente, Barbara Leaf, l'inviato presidenziale per gli affari riguardanti gli ostaggi, Roger Carstens e il consigliere, recentemente nominato, Daniel Rubinstein.

Il portavoce del Dipartimento di Stato ha spiegato che i delegati inviati in Siria "saranno in contatto diretto con il popolo siriano, compresi membri della società civile, attivisti, membri di diverse comunità e altre voci siriane in merito alla loro visione per il futuro del loro Paese e su come gli Stati Uniti possono aiutarli a sostenerli".

Inoltre, i diplomatici "prevedono anche un incontro con i rappresentanti di HTS per discutere i principi di transizione approvati dagli Stati Uniti e dai loro partner regionali ad Aqaba, in Giordania".

Si prevede che, al centro delle discussioni tra la delegazione USA e i rappresentanti delle milizie ora al potere, si affronteranno una serie di problemi come l'inclusione e il rispetto dei diritti delle minoranze che Washington vuole siano incluse nella transizione politica della Siria.

Inoltre, la delegazione lavorerà per ottenere nuove informazioni sul giornalista americano Austin Tice, fatto prigioniero durante un viaggio di reportage in Siria nell'agosto 2012, e su altri cittadini americani scomparsi.

"La visita avviene in un momento in cui i governi occidentali stanno gradualmente aprendo canali di comunicazione con HTS e il suo leader, Ahmed al Sharaa [precedentemente noto con il nome di battaglia Abu Mohamad al Julani], e stanno cominciando a discutere se ritirare o meno la designazione terroristica del gruppo", osserva l'agenzia.

 *I paesi che considerano Hayat Tahrir al Sham un gruppo terroristico includono Stati Uniti, Turchia, Russia e Iran, nonché le Nazioni Unite. Alcuni anni fa, Washington offrì una ricompensa di 10 milioni di dollari per chi fornisse informazioni utili alla cattura del leader di HTS Ahmed al Sharaa, noto come Abu Mohamad al Julani.

___________________________________________________________________________________

GAZZELLA ONLUS HA BISOGNO DEL SUPPORTO DI TUTTI

l'AntiDiplomatico è in prima linea nel sostenere attivamente tutti i progetti di Gazzella Onlus a Gaza

Acquistando "Il racconto di Suaad" - prigioniera palestinese - (Edizioni Q in collaborazione con LAD edizioni) sosterrete i prossimi progetti di "Gazzella" per la popolazione di Gaza:

https://www.ladedizioni.it/prodotto/2091/

È necessario il contributo di tutti. Grazie

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Come la post-verità diventa post-realtà di Giuseppe Masala Come la post-verità diventa post-realtà

Come la post-verità diventa post-realtà

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti