Con il NO della Francia, Italia unico paese a considerare la trappola MES

88716
Con il NO della Francia, Italia unico paese a considerare la trappola MES


di Paolo Deosgus*
 

Siamo ormai l'unico paese che sta prendendo seriamente in considerazione la possibilità di aderire al programma trappola del MES. Grecia, Portogallo e Spagna hanno rinunciato qualche giorno fa. La Francia ha emesso il suo rifiuto ieri.

Nessuno, data l'esperienza del Fondo salva stati, soprattutto la Grecia, vuole sottomettersi alla violenza autoritaria della Troika attraverso un'istituzione fuori dal controllo del Parlamento e della Commissione. Nessuno, tranne l'Italia: il paese in cui giornali e partiti dell'establishment si sono trasformati nelle streghe di Macbeth, per cui "il bello è brutto e il brutto è bello". Si muove infatti qualcosa di perverso in Italia. Da noi, purtroppo, l'intervento della Troika rappresenta l'occasione per nuovi tagli alla spesa pubblica, privatizzazioni e compressione dei salari. La classe imprenditoriale italiana, che da si nutre dei disastri del paese, dunque gongola e schiera nella battaglia mediatica per il MES il suo stregone della mistificazione preferito, Matteo Renzi, la cui credibilità è tuttavia pari a zero.

Ora mi auguro che i 5 stelle trovino più coraggio contro il MES. Mi auguro, ma ho dei dubbi, che si possano aggiungere anche i partiti di LEU. Bersani aveva detto sì al MES a condizione che l'Italia non fosse sola. Si rimangerà tutto? Speriamo di no. Se anche LEU si schierasse contro, il fronte anti MES sarebbe sufficientemente ampio per rimandare al mittente l'offerta di auto incaprettamento preparato dalla burocrazia europea con la complicità del nostro establishment.

Il no al MES avrebbe inoltre un'importanza politica nella partita contro la Germania dopo la sentenza di Karlsruhe. Mostrerebbe che l'Italia ha abbandonato ogni ambiguità circa la sua collocazione nel blocco con la Francia. Si è infatti tanto parlato di Macron e del tentativo della Francia di servirsi dell'Italia. La verità è che per ora il paese più ambiguo, anche verso i propri stessi interessi, incapace di decidere da che parte stare, è l'Italia, soprattutto a causa dell'inveterata vocazione alla stupidità del PD.

Qualcuno dirà che tutto questo farà aumentare la tensione dentro l'eurozona, con il rischio che salti tutto. E allora? E se così fosse? È giusto che le contraddizioni emergano, che i nodi vengano al pettine. Se l'UE è un meccanismo fondato unicamente sulle ragioni del neoliberismo e della sottomissioni a questo dogma distruttivo e antidemocratico non è certo responsabilità dell'Italia. Abbiamo tante colpe, non questa.


*Professore all'Università Sorbona di Parigi

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Quando il tennis oscura un genocidio di Paolo Desogus Quando il tennis oscura un genocidio

Quando il tennis oscura un genocidio

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Questo mondo ingiusto di Michele Blanco Questo mondo ingiusto

Questo mondo ingiusto

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti