Banca d'Italia, saldo Partite Correnti è + 4 miliardi a marzo. Quando ci sveglieremo?
di Giuseppe Masala
La Banca d'Italia ha pubblicato oggi i dati del Saldo delle Partite Correnti del mese di Marzo 2020. Quindi dati relativi ad un periodo di piena pandemia e a Lockdown già iniziato.
Il saldo del mese di Marzo si conferma positivo per ben 4miliardi e 136 milioni di euro. Questo nonostante un notevole crollo sia delle esportazioni che ovviamente del crollo dei flussi turistici. Crollo ampiamente compensato però da un crollo ancora maggiore delle importazioni.
Rispetto al Marzo del 2019 il surplus aumenta da circa 2,7 miliardi ai 4,1 che abbiamo visto. Negli ultimi 12 mesi possiamo addirittura parlare di vero e proprio boom: il surplus infatti si attesta a ben 57,7 miliardi di euro in notevole aumento rispetto ai 12 mesi precedenti (quelli che vanno da marzo 2018 a marzo 2019) quando era di 43,4 miliardi di euro.
L'Italia dunque - pandemia o non pandemia - si conferma per quello che è ormai da anni e anni : una inarrestabile macchina da soldi. Soldi per pochi ovviamente. A produrre un simile surplus è la popolazione (che fa i relativi sacrifici per ottenerlo, sacrifici fatti di salari e pensioni bassissime, di pochissimi diritti sociali e dunque di consumi ridotti all'osso).
A godere del surplus (grazie all'assenza di redistribuzione) sono ovviamente le élites italiane ed europee.
Ognuno ci spenna come può; i tedeschi godono di flussi di risparmi (generati da questi surplus) che vanno verso il loro sistema finanziario e il loro debito pubblico addirittura finanziato a tassi negativi (ovvero ci sottopongono a "tassazione indiretta" per prestargli soldi), i belgi si vedono finanziata dal contributore netto Italia l'elefantiaca macchina burocratica UE (che significa più domanda aggregata per loro), gli olandesi e gli irlandesi ci fanno dumping sottraendoci gettito fiscale, i paesi dell'est si vedono trasferite ingenti risorse finanziarie dalla UE gentile regalo dei paesi contributri netti, tra i quali appunto l'Italia. Ognuno insomma munge qualcosa dalla vacca italiana che continua a produrre copiosamente latte grazie ai sacrifici degli italiani: in Italia si lavora il doppio che in Germania e si guadagna la metà, questa è la verità. Giusto per fare un esempio ieri per caso ho scoperto che i fondi pensione tedeschi danno ai loro pensionati due viaggi all'anno in regalo. E ci credo, gentile omaggio dei polli che si fanno spennare.
E il bello è che ormai non fanno nulla per nasconderlo; emblematico un articolo apparso ieri su Frankfurter Algemeine Zeitung (ricordo, forse il giornale più prestigioso al mondo), dove a proposito della pandemia si fa notare come gli italiani hanno accettato in silenzio tutto quanto deciso dalle autorità, questo a differenza degli altri paesi. Un comportamento che ha spinto il giornale tedesco a paragonarci ai prussiani dell'800 che ligi al dovere accettavano qualsiasi angheria da parte del Kaiser e degli Junker. Ragionamento questo che va allargato a tutto, siamo esattamente come i prussiani di allora: accettiamo salari da fame, pensioni da fame, assenza di diritti, servizi scadenti, tutto per comprimere i consumi e continuare a produrre surplus al quale chi può, attinge allegramente mentre magari dal pulpito continuano a farci la morale dicendo che viviamo al di sopra delle nostre possibilità. Quando ci sveglieremo?