Alessandro Orsini - Le armi a Israele: ma quale "memoria storica"?
di Alessandro Orsini*
L'Italia ha continuato a dare armi a Israele dopo l'inizio del bombardamento di Gaza. Il meccanismo è semplice: l'Italia dà le munizioni e Netanyahu le spara nel corpo dei bambini di Gaza.
La democrazia italiana del 25 aprile ha inviato a Israele fucili, munizioni, bombe, siluri, razzi, missili e accessori; aeromobili, apparecchiature elettroniche, pezzi forgiati, pezzi fusi e semilavorati; apparecchiature e tecnologia per la produzione; software e tante altre cose per sterminare i bambini palestinesi. Oggi i rappresentanti della Repubblica Italiana ricordano le stragi dei nazifascisti in Italia per conservare la memoria storica.
Ma quale memoria storica? E' tutto molto attuale, non serve ricordare. Le stesse stragi nazifasciste che avvenivano in Italia nel 1944 avvengono tutti i giorni in Palestina. Gaza è tutta una Sant'Anna di Stazzema.
I soldati israeliani spingono uomini e donne palestinesi contro i muri e aprono il fuoco. Poi creano delle grandi fosse comuni anche con le armi italiane e ci buttano dentro i cadaveri dei palestinesi. Oggi l'Onu indaga su una nuova grande fossa comune che i soldati israeliani hanno scavato nel giardino di un ospedale. Le democrazie occidentali sono organizzazioni criminali. Dimenticavo: Tajani il garantista ha sospeso i finanziamenti all'agenzia dell'Onu che aiuta i palesinesi, l'Unrwa, sulla base di accuse che Israele non ha mai provato. Però l'Italia continua a dare armi a Israele che ha sterminato 34.000 palestinesi.
*Post su X del 25 aprile 2024