Tucker Carlson accusa USA e NATO: "Hanno provocato il conflitto in Ucraina"
"Non un'alleanza difensiva, ma aggressiva". Tucker Carlson accusa la NATO
In un intervento all'Università dell'Indiana, il giornalista statunitense Tucker Carlson ha lanciato un duro attacco contro la politica estera di Washington e l'Alleanza Atlantica, attribuendo loro la piena responsabilità dello scoppio della guerra in Ucraina. Secondo Carlson, gli Stati Uniti e la NATO hanno deliberatamente provocato la Russia, ignorando le sue sacrosante preoccupazioni strategiche.
Al centro della sua argomentazione, la negazione dello status di nazione sovrana per l'Ucraina. "L'Ucraina non è una nazione sovrana e non lo è stata almeno dal 2014. Si potrebbe sostenere che non lo sia mai stata", ha affermato il giornalista, puntando il dito contro il colpo di Stato del 2014 che, a suo dire, fu "sostenuto dagli Stati Uniti" e di cui esistono le prove video. "Non è necessario indovinare, è stato un golpe", ha ribadito.
Carlson ha definito l'Ucraina una semplice "pedina" nelle mani delle grandi potenze, una "portaerei terrestre" per minacciare la Russia, citando anche il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. Per supportare la sua tesi, ha ricordato la famosa registrazione telefonica del 2014 tra l'allora sottosegretaria di Stato nordamericana Victoria Nuland e l'ambasciatore USA a Kiev, Geoffrey Pyatt, in cui discutevano della composizione del nuovo governo ucraino. "Non era una nazione sovrana. Noi abbiamo scelto i suoi leader. Era uno Stato cliente dal quale Joe Biden e suo figlio Hunter hanno tratto profitto", ha accusato.
Il giornalista ha poi affrontato le cause profonde del conflitto, identificandole nell'espansionismo della NATO. "È stata la NATO a farlo. La Russia non vuole armi nucleari occidentali al suo confine. E noi avevamo accordato di non farlo", ha spiegato Carlson, definendo l'Alleanza Atlantica non un'organizzazione difensiva ma "un'alleanza aggressiva ed espansionista".
La soluzione, per Carlson, è un immediato cessate il fuoco. Il conflitto, oltre a causare vittime innocenti, sta indebolendo gli Stati Uniti e ha spinto la Russia nelle braccia della Cina, rafforzando il blocco dei BRICS. Rivolgendosi a un ipotetico sostenitore di Kiev, il giornalista ha concluso con un tono provocatorio: "Se la cosa ti disturba, perché non vai a combattere per l'Ucraina? Perché i miei figli dovrebbero vivere sotto la minaccia di una guerra nucleare? Perché devo pagare per questo? Combatti tu, se è così importante".