Sondaggio EMG. Il 62% degli italiani ha un giudizio negativo sull'Unione Europea

C'era una volta il paese più europeista d'Europa

3187
 Sondaggio EMG. Il 62% degli italiani ha un giudizio negativo sull'Unione Europea



di Giuseppe Masala 


Fa davvero impressione leggere il sondaggio sul giudizio dato all'Eu dagli italiani pubblicato oggi da EMG Acqua per Agorà. Solo il 30% degli intervistati dà un giudizio "positivo o molto positivo" mentre danno un giudizio "negativo o molto negativo" il 62% degli intervistati. Eppure per decenni questo paese è stato quello più euroentusiasta di tutto il continente europeo.

Cosa sarà cambiato? Se ascolterete i giornalisti della stampa mainstream vi diranno che è colpa delle fake news spacciate da Putin, di una massa di spostati che si battono contro la Ue che tanto bene ci ha fatto, dell'emersione di forze politiche populiste e criptofasciste e via discorrendo.





Se ascolterete chi si batte contro la UE (come il sottoscritto) certamente con povere armi come i siti indipendenti e i post sui social dirà che finalmente la verità sta emergendo e cose di questo genere.


Io penso in tutta sincerità che la verità non sia ne l'una ne l'altra, le persone ragionano con la propria testa e comunque guardano l'evidenza dei fatti (ognuno con i propri limiti cognitivi e culturali, ovviamente). Credo gli strumenti di comunicazione spostino solo l'opinione di un numero limitato di persone; ad andar bene facciamo un 20% ma non credo sinceramente di più.


L'altro 80% forma la propria opinione sulla memoria, su ciò che trenta anni fa Ciampi e Prodi ci promettevano grazie alla nascita dell'Europa. La gente ha tollerato, ha sopportato, ha accettato ogni sorta di sacrificio richiesto per decenni, coltivando la speranza. Dopo trenta anni, credo che semplicemente le persone abbiano realizzato che qualcosa non quadra. E questo qualcosa, attenzione, non l'hanno realizzato leggendo quello che viene scritto sui social o sui giornali ma più prosaicamente sulla propria pelle: povertà dilagante, pubblica amministrazione allo sfacelo, welfare state poverissimo, infrastrutture cadenti, scuola e università abbandonate alla buona volontà dei singoli. Dov'è l'Europa che avevano promesso Ciampi e Prodi? Non c'è e questo la gente lo vede. Certo, non è tutta colpa dell'Europa. Siamo onesti. Ma diciamolo anche chiaro; l'Europa ha colpe gravi su questa situazione.


La gente vede solo un meccanismo disciplinare contabile incomprensibile fatto di due assurdi parametri come quello deficit/pil e debito/pil. Lasciamo perdere che è sbagliato in radice, perchè non considera parametri fondamentali quali il "debito privato" e il "debito estero" e dunque favorisce alcuni e danneggia altri; se la gente capisse questo i palazzi dell'Europa sarebbero già in fiamme.


L'Eu ha innanzitutto la responsabilità di non essere riuscita a darsi una spinta ideale a cui tendere. Quella spinta che gli stati nazionali hanno ed è data dalle loro costituzioni. Un conto è dire "(...) è una Repubblica Democratica fondata sul Lavoro" un conto è dire "Deficit/pil < 2%". Un conto è dire "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale" un conto è dire abbiamo il Nairu, "Non-Accelerating Inflation Rate of Unemployment". E per fortuna che la gente non sa che Nairu significa che un oscuro burocrate europeo seduto a Bruxelles stabilisce a tavolino quante persone in Italia devono rimanere disoccupate, emigrare o vivere nelle ristrettezze economiche. Se la gente lo capisse, non so come andrebbe a finire.


Ecco, la Verità vera, è che la gente nella stragrande maggioranza ha capito sulla propria pelle. E ha detto basta.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia. di Giuseppe Masala Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

I dazi e il capitalismo deglobalizzato di Giuseppe Giannini I dazi e il capitalismo deglobalizzato

I dazi e il capitalismo deglobalizzato

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS di Michelangelo Severgnini Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Mattarella firma la legge liberticida di Michele Blanco Mattarella firma la legge liberticida

Mattarella firma la legge liberticida

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti