Loretta Napoleoni - Il Trump 2.0 e l'epicentro del nuovo Grande Gioco con la Cina

4517
Loretta Napoleoni - Il Trump 2.0 e l'epicentro del nuovo Grande Gioco con la Cina


di Loretta Napoleoni per l'AntiDiplomatico







Tra pochi giorni Donald Trump entrerà nuovamente alla Casa Bianca. Il mondo è infinitamente piu’ caotico di quando ci fece il suo primo ingresso e molti sostengono che lo sia al punto di farci scivolare verso una polarizzazione simile a quella della Guerra Fredda. Geopoliticamente cio’ significherebbe che il baricentro del mondo continuerà ad essere l’Europa ed il Medio Oriente con Stati Uniti e Russia in posizioni opposte. E se non fosse cosi’?

Le recenti dichiarazioni di Trump riguardo al ruolo che il Canada e la Groenlandia giocano nella sicurezza nazione ed economica degli Stati Uniti fanno sorgere il dubbio che il baricentro del mondo si stia invece spostando a nord, verso l’Artico. Canada e Groenlandia, non dimentichiamolo, sono paesi artici, che messi insieme all’Alaska ne rappresentano una grossa fetta. Le altre nazioni artiche sono Finlandia, Norvegia, Svezia Islanda, Danimarca attraverso la Groenlandia che ancora in parte controlla e la Russia. La Cina nonon e’ una nazione artica, e’ considerato uno stato vicino all’Artico ed ha grandi aspirazioni a riguardo. Attraverso accordi bilaterali con Mosca, e.g.  sviluppo di infrastrutture e rotte marittime, iniziative scientifiche ed ingenti investimenti nella nuova Via della Seta, Pechino e’ riuscita a stabilito una presenza importante nell’Artico.

E se le parole di Trump 2.0 fossero state il preludio della versione moderna del Grande Gioco che questa volta si giocherà intorno al polo nord? Per chi non lo ricorda, il Grande Gioco appartiene al 19vesimo secolo ed avvenne quando l’Impero britannico e quello russo si contesero il controllo dell’Asia Centrale. Il motivo? La regione era fondamentale per il potere economico di ciascuno e per gli equilibri geopolitici tra i due imperi. Esattamente come l’Artico oggi, solo che oggi la partita a scacchi sul mappamondo si gioca tra Stati Uniti e Cina.

L’Asia centrale era ricca di metalli preziosi come l’oro ed l’argento, possedeva vasti giacimenti di minerali, inclusi rame e piombo, cruciali per lo sviluppo industriale e sconfinati terreni agricoli, importantissimi per l'approvvigionamento alimentare e la produzione agricola. Le antiche rotte commerciali, poi, come la Via della Seta, attraversavano l'Asia Centrale, rendendola un nodo cruciale per il commercio tra Europa e Asia.

A parte l’agricoltura, il parallelo tra l’importanza dell’Asia Centrale nel 19vesimo secolo e l’Artico odierno è perfetto. La Groenlandia possiede giacimenti di terre rare e si pensa che sotto i ghiacci dell’Artico ce ne siano altri insieme a giacimenti di gas naturale petrolio e metalli. Lo scioglimento dei ghiacci ha aperto nuove rotte marittime che hanno abbattuto i costi di trasporto tra i continenti trasformando l’Artico in un nodo commerciale strategico.

L'Asia Centrale era anche una zona cuscinetto tra l'Impero Britannico e quello Russo. Controllarne alcune fette rafforzava la posizione globale di entrambi perche’ così facendo si proteggevano i confini e si preveniva l'espansione dell'altro. L’Artico oggi puo’ avere la stessa funzione.

È molto probabile che durante la presidenza di Trump l’Artico diventi l’epicentro del nuovo Grande Gioco e che Stati Uniti e Cina cercheranno di controllarlo influenzando o stringendo accordi, come quello tra Russia e Cina, con le nazioni che vi si affacciano.  A riguardo, nel 2018, la Cina ha pubblicato un documento sulla politica artica, delineando i suoi piani per l'esplorazione e lo sfruttamento delle risorse artiche in modo legale e razionale. Nel 2019 Trump propose l’acquisto della Groenlandia ed pochi giorni fa ha rilanciato la proposta aggiungendo anche il Canada e rifiutando di escludere l’uso della forza per ottenere la prima. Una coincidenza? Lo sapremo presto.

 

Loretta  Napoleoni

Loretta Napoleoni

 

*Economista di fama internazionale. Ha insegnato alla Judge Business Schools di Cambridge e nel 2009 è stata invitata come relatrice alla Ted Conference sui temi del terrorismo. Nel 2005 ha presieduto il gruppo di esperti sul finanziamento del terrorismo per la conferenza internazionale su terrorismo e democrazia organizzata dal Club de Madrid. Autrice di diversi libri di successo tra cui Terrorismo SPAEconomia Canaglia e Maonomics, tradotto in 18 lingue, incluso l’arabo ed il cinese; ISIS, lo stato del terrore, uscito in 20 nazioni. L’ultimo si intitola Technocapitalism

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

I 6 punti del (finto) piano di pace di Trump per l'Ucraina di Giuseppe Masala I 6 punti del (finto) piano di pace di Trump per l'Ucraina

I 6 punti del (finto) piano di pace di Trump per l'Ucraina

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti” di Geraldina Colotti Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti”

Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti”

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

A chi dà fastidio il rispetto del diritto e dei diritti umani di Michele Blanco A chi dà fastidio il rispetto del diritto e dei diritti umani

A chi dà fastidio il rispetto del diritto e dei diritti umani

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti