Il killer dei caccia stealth F-35 e F-22: le truppe russe pronte a ricevere il sistema missilistico S-500
L'esercito russo otterrà i sistemi di difesa aerea S-500 di nuova generazione nei prossimi anni, ha affermato il comandante delle truppe di difesa missilistica delle forze aerospaziali russe, generale Gen. Sergei Babakov, in un'intervista al giornale Krasnaya Zvezda.
"Le truppe di difesa antimissile hanno iniziato a ricevere potenziali sistemi antiaerei S-350 Vityaz. È prevista anche la consegna dei sistemi Prometei S-500", ha detto Babakov, quando gli è stato chiesto quali tipi di armi potenziali si aspettavano di ricevere le truppe nei prossimi anni.
Ha continuato affermando che, oltre agli obiettivi aerodinamici e balistici, i sistemi S-500 sono in grado di rilevare e distruggere armi ipersoniche, anche nello spazio vicino.
"Questo ci dà motivi per dire che questo sistema non ha rivali", ha detto Babakov.
Secondo alcuni rapporti l'S-500 può ingaggiare aerei stealth tra cui il Lockheed Martin F-22 Raptor, l'F-35 Joint Strike Fighter o qualsiasi altra piattaforma a bassa osservazione. I russi affermano che il sistema può colpire oltre l'orizzonte e può essere collegato a una rete di difesa aerea, per includere i satelliti. Date le avanzate capacità di rete dell'S-500, alcuni analisti militari hanno suggerito che i russi potrebbero davvero essere in grado di ingaggiare aerei invisibili. In effetti, collegando in rete più radar ad onde lunghe ad alta velocità come RLS Voronezh-DM e 1L119 Nebo SVU, potrebbe essere possibile generare una traccia di qualità delle armi su un aeromobile come l'F-22 o l'F-35. La fusione dei sensori ha offerto ai militari molte capacità superiori alla somma della loro parte.
L'S-500 Prometei (55R6M, classe Triumfator-M) è stato progettato da Almaz-Antey come una nuova generazione di armi di difesa aerea e missilistica. S-500 applica un metodo separato di distruzione del bersaglio balistico e aerodinamico.
La Russia sta sviluppando l'S-500 in vista del suo funzionamento nei prossimi 25 anni. Come riportato dai media occidentali - evidenzia TASS - il nuovo sistema missilistico russo ha colpito l'obiettivo a una distanza di 481,2 km, ovvero 80 km in più rispetto a qualsiasi sistema missilistico esistente.