De Benedetti su come gli Elkann si sono comprati la "sinistra"

4392
De Benedetti su come gli Elkann si sono comprati la "sinistra"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

OPPURE



di Paolo Desogus*

Sul Foglio di ieri è comparsa una lunga intervista a Carlo De Benedetti. Nonostante la grande rilevanza di alcune considerazioni non ho visto oggi alcuna replica fatta eccezione per quella di Marina Berlusconi, alle prese con la difesa un po' ridicola del padre. In realtà De Benedetti non dice granché contro Silvio Berlusconi. Per certi versi ne parla pure bene. Semmai, il vero bersaglio tra gli industriali italiani è la famiglia Elkann.

De Benedetti - verso il quale tengo a dire di non nutrire una grande stima - dice una cosa chiara e semplice: l'acquisizione di Repubblica e della Stampa ha avuto come principale finalità quella di comprare "la sinistra", ovvero il Partito democratico, il sindacato e indirettamente i 5 stelle.

Si possono fare tante critiche a De Benedetti, ma ha ragione. Se ci fate caso Elly Schlein non ha mai nominato la Fiat negli ultimi anni. Stesso discorso vale per Conte. Persino Landini si guarda bene da entrare nel merito delle decisioni della fabbrica torinese, pardon olandese. Nemmeno l'invio di 15mila lettere di prepensionamento, la deindustrializzazione, la vendita di Magneti Marelli, l'arretratezza delle innovazioni dell'auto, niente viene detto a proposito della Fiat.

Direttamente attraverso i propri quotidiani o indirettamente attraverso il denaro versato alla stampa in pubblicità o attraverso gli strapuntini offerti a giornalisti e politici dalle numerose fondazioni la famiglia Elkann ex Agnelli controlla una parte significativa del paese e occulta le proprie opere di male.

Anche qui mi tocca dare ragione a De Benedetti. In Italia ne sono state combinate di porcherie, ma mai quante ne ha fatte la famiglia Agnelli ora Elkann. Basta solo ricordare i 6miliardi presi dal fondo di garanzia statale tirato su per il covid e usato dalla dirigenza Fiat per pagare i dividendi e completare così la fusione con il gruppo francese PSA e dare luogo in realtà a un trasferimento in Francia di quella che un tempo era stata la maggiore industria privata italiana.


*Post Facebook del 14 dicembre 2023

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

Cooperazione BRICS: “energia d’oro” per lo sviluppo globale   Una finestra aperta Cooperazione BRICS: “energia d’oro” per lo sviluppo globale

Cooperazione BRICS: “energia d’oro” per lo sviluppo globale

Il vento del Kazan soffia sul Sud Globale di Geraldina Colotti Il vento del Kazan soffia sul Sud Globale

Il vento del Kazan soffia sul Sud Globale

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Canada ancora prova a cancellare i diritti dei Nativi di Raffaella Milandri Il Canada ancora prova a cancellare i diritti dei Nativi

Il Canada ancora prova a cancellare i diritti dei Nativi

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione di Antonio Di Siena Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA di Gilberto Trombetta UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA

UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA

Il PKK colpisce Ankara per colpire Öcalan di Michelangelo Severgnini Il PKK colpisce Ankara per colpire Öcalan

Il PKK colpisce Ankara per colpire Öcalan

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Kamala Harris non piace alla classe lavoratrice e ai poveri di Michele Blanco Kamala Harris non piace alla classe lavoratrice e ai poveri

Kamala Harris non piace alla classe lavoratrice e ai poveri

Sull’orlo dell’abisso  - Il ruolo della Francia di Paolo Pioppi Sull’orlo dell’abisso  - Il ruolo della Francia

Sull’orlo dell’abisso - Il ruolo della Francia

Manovra. La figura (indecorosa) del governo Meloni con le banche di Giorgio Cremaschi Manovra. La figura (indecorosa) del governo Meloni con le banche

Manovra. La figura (indecorosa) del governo Meloni con le banche

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti