Simboli nazisti in Ucraina: il NYT apre (finalmente) il vaso di Pandora
Cremlino: Putin ha deciso di riconoscere il Donbass
Il presidente russo Vladimir Putin ha comunicato ai leader stranieri che Mosca probabilmente riconoscerà ufficialmente la sovranità delle Repubbliche popolari di Donetsk (DPR) e Lugansk (LPR), due Stati che de facto si sono staccati dall'Ucraina nel 2014.
In una dichiarazione diffusa lunedì, il Cremlino ha rivelato che Putin ha notificato al presidente francese Emmanuel Macron e al cancelliere tedesco Olaf Scholz che intende firmare un decreto che riconosce le due regioni separatiste del Donbass.
L'annuncio segue le richieste di Denis Pushilin e Leonid Pasechnik, i leader del DPR e LPR, e una riunione del Consiglio di sicurezza russo.
Le due repubbliche si sono separate dal controllo di Kiev nel 2014, in seguito agli eventi del Maidan, quando violente proteste di piazza hanno rovesciato il governo democraticamente eletto in Ucraina. Questo ha portato alla guerra del Donbass, che è stata formalmente conclusa nel settembre 2014 dal protocollo di Minsk, ma che da allora ha sobbollito in uno stato semi-congelato.
Secondo l'accordo firmato a Minsk, e un secondo testo di follow-up nel 2015, l'Ucraina era tenuta a de-centralizzare il suo governo e a dare uno status speciale a Donetsk e Lugansk. Con grande frustrazione di Mosca, Kiev non ha mai attuato questa parte dell'accordo.
Nonostante le ripetute richieste delle repubbliche del Donbass di riconoscere le due regioni come indipendenti, Putin aveva finora rifiutato di farlo. Invece, Mosca aveva continuato a fare pressione sull'Ucraina per aderire ai suoi impegni firmati a Minsk.
La decisione del presidente russo di dichiarare l'indipendenza del DPR e LPR arriva mentre le tensioni rimangono alte al confine con l'Ucraina. La Russia è accusata di aver piazzato più di 100.000 truppe alla frontiera, con alcuni governanti occidentali che sostengono abbia intenzione di invadere il paese confinante. Il Cremlino ha ripetutamente respinto queste accuse.
La settimana scorsa, i legislatori della Duma di Stato russa hanno appoggiato una mozione che chiede al Cremlino di riconoscere la sovranità della DPR e LPR. La proposta, introdotta dal Partito Comunista, ha trovato il sostegno di 351 deputati, con solo 16 legislatori che si sono opposti.
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