Ananke e la tragedia ucraina: il primo romanzo nato su Telegram. Intervista a Giuseppe Masala
Le pagine di Ananke, il romanzo di Giuseppe Masala appena uscito per le edizioni AD e Città del Sole, ci fanno rivivere i giorni del golpe in piazza Maidan, ma ci portano anche nei sobborghi milanesi - dove nascere in basso significa doverci rimanere per tutta la vita - e nei luoghi della tarda commedia borghese ormai in procinto di franare insieme alle illusioni globali.
Scenari apparentemente distanti, ma in realtà intimamente e tragicamente legati. Da qui, il passo verso la più stretta attualità è molto breve, e dal romanzo si precipita impercettibilmente dentro l'incendio che minaccia di divorare il mondo sotto i nostri occhi.
Oggi le premesse di Euromaidan si sono trasformate in guerra, e le metropoli europee esibiscono ormai le forme compiute di una post-democrazia distopica. "Ho iniziato a scrivere questo romanzo per rabbia. Già quest'estate
"Ho iniziato a scrivere questo romanzo per rabbia", ha dichiarato l'Autore a Gavino Piga. "L'illusione della democrazia: siamo in mezzo ad una tragedia. Viviamo in un'epoca di post-democrazia in cui la scelta non esiste e le classi sociali sono impermeabili, i paesi sono ingessati: tutta l'Europa è così non solo l'Italia. E questo il protagonista del mio romanzo lo capisce e lo denuncia: partendo da quello che è diventata oggi la scuola".
Qui per l'Intervista completa:
Per chi volesse comprare il libro "Ananke"