Prof. Ugo Mattei all'AD: "Questa e’ la via da intraprendere per proteggersi dal 'Green Pass'""

Prof. Ugo Mattei all'AD: "Questa e’ la via da intraprendere per proteggersi dal 'Green Pass'""

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La società cooperativa Generazioni Future, nata dal Comitato Stefano Rodotà per la tutela dei beni comuni e presieduta dal giurista e docente Ugo Mattei, ha lanciato una petizione https://generazionifuture.org/green-pass-appello-e-raccolta-firme/ per contribuire a scongiurare l'introduzione del cosiddetto green pass per accedere a servizi ed esercizi pubblici e aperti al pubblico, secondo il cd "modello francese". Alla vigilia di analoghe decisioni in Italia, con il prossimo decreto Covid, rivolgiamo alcune domande a Ugo Mattei.

 

Nel testo che accompagna la petizione si afferma che la copertura dell'articolo 32 della Costituzione non può essere invocata per introdurre una obbligatorietà di fatto della vaccinazione, insomma il green pass. Quali sono infatti le condizioni, ribadite da sentenza della Corte Costituzionale, perché per legge si possa imporre un obbligo di trattamento sanitario e come mai non sono presenti?

La Corte indica in due successive sentenze l’ammissibilita’ costituzionale dell’obbligo solo in presenza di una legge formale che lo preveda, della certa beneficita’ per i terzi nonche’ di un beneficio indiretto anche per chi riceve il vaccino. Tutto cio’ e’ assente in fase sperimentale per definizione in quanto non abbiamo nè dati scientifici nè sociali certi su cui basare la scelta.

 

Il ricatto dell'interdizione all'accesso a luoghi pubblici sostituisce un obbligo vaccinale legale. Secondo voi perché non lo introducono? Timore di dover pagare eventuali danni per effetti avversi?

E’ presto per dire che cosa succedera’. Ma lo stato delle cose oggi e’ molto preoccupante perche’ in Italia si e’ avuta la sfrontatezza (unico paese) di imporre obblighi vaccinali a certe categorie definite a rischio, quindi nella sostanza gia’ violando i parametri costituzionali. 

 

Di fronte al fatto che la vaccinazione non impedisce il contagio e che oltretutto il farmaco è ancora in fase sperimentale, cosa possono fare i cittadini per tutelarsi, oltre a firmare la petizione?

L’ Art. 24 della Costituzione consente a tutti di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti soggettivi ed interessi legittimi. Questa e’ la via da intraprendere. Cosa che gia’ sta avvenendo. Iniziano ad arrivare le prime sospensive, insomma la strada per violare la legalita’ costituzionale e’ irta di ostacoli anche per un Governo senza scrupoli come questo.

 

Come mai si insiste sulla vaccinazione universale (anziché limitarla semmai a certi gruppi a rischio) e si ignorano le cure mirate e tempestive che in tanti paesi del mondo, laddove utilizzate, si sono rivelate efficaci? Non c'è violazione del diritto alla cura?

Mi pare del tutto evidente che gli interessi all’ accumulo di capitale di big pharma siano molto piu’ rilevanti, nello spiegare quanto sta succedendo, rispetto a qualsiasi altra ragione. Al crepuscolo della democrazia liberale il ceto politico e’ molto facilmente corruttibile.

 
 
Non si è mai parlato tanto di altruismo e bene comune (non la salute è bene comune ma il vaccino...). Ci si vaccina per altruismo. Come mai nessuno dice: "Bene, allora per altruismo vacciniamoci un po' meno nei paesi ricchi e lasciamo un po' di vaccini per le categorie a rischio nei paesi impoveriti"? 

Rimando alla risposta precedente. La falsa coscienza e’ facile dsa smascherare! E’ importante che si dica forte e chiaro che chi si vaccina lo fa convinto di proteggere se stesso e la sua scelta non impatta minimamente il prossimo. In questo senso e’ scelta personalissima da rispettarsi sempre ma non da incensare come fosse un atto generoso.

 

Marinella Correggia

 
 

 

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