La prima risposta asimmetrica della Russia alle provocazioni militari di USA-NATO
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di Laura Ru
E' arrivata la prima risposta asimmetrica della Russia alle provocazioni militari di USA-NATO. Se la Russia venisse tagliata fuori dallo SWIFT, come minacciato dal Dipartimento di Stato americano, adotterebbe lo Yuan cinese e l'Euro per le transazioni internazionali.
Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, è convinto che, se necessario, la Russia potrà fare a meno dei pagamenti in dollari e sostituirli con pagamenti in euro o yuan. Ha espresso questa opinione in un'intervista con i media russi, inclusa l'agenzia TASS.
"Sì, l'assenza di pagamenti in dollari può essere sostituita da pagamenti in euro e yuan. Si tratta di una novità, molto promettente, viste le dimensioni dell'economia della Repubblica Popolare Cinese, una valuta di riserva", ha detto Medvedev. "Non so chi ha piu' da perdere. Il sistema che emette il dollaro o l'euro? Capiscono anche molto bene che in questo caso sosterremo semplicemente l'economia cinese in misura maggiore e meno le loro economie. A chi giova tutto questo è una questione di gusti", ha aggiunto.
Il politico ha anche spiegato che la Russia persegue da tempo un percorso verso un sistema più equilibrato di riserve valutarie, il che significa che la quantita' di dollari nel volume totale sta diminuendo. "Ora è circa il 20%, circa il 30% è in euro, circa il 20% è in yuan e alcune altre valute - la sterlina, lo yen e così via. E l'oro, ovviamente", ha detto, sottolineando che si tratta solo di fare una certa redistribuzione all'interno di questo paniere.
Parlando della convertibilità del rublo, Medvedev ha osservato che non ci sono prerequisiti affinché il rublo diventi una valuta di riserva. "Riguardo alla convertibilità del rublo. Questa convertibilità è collegata principalmente al commercio. Se i nostri beni, petrolio e gas vengono acquistati - e verranno comunque acquistati, la convertibilità è assicurata. Questo è tutto", ha detto.
Secondo il vice capo del Consiglio di sicurezza, "possono sempre esserci problemi, ma questi problemi possono essere risolti definitivamente". "E non dobbiamo certo farci spaventare da questi problemi, ancora una volta da queste sanzioni 'infernali'. Non funzionerà. E per di più, sono assolutamente sicuro che le persone che ne parlano non ci credono davvero. La loro è solo retorica, fa parte della cultura politica: "Ne parlano come per eseguire una danza rituale." E la eseguono regolarmente", ha concluso Medvedev.