Yemen denuncia: corsi d'acqua inquinati con materiali radioattivi dall'Arabia Saudita
Dal 2015 c’è una guerra di aggressione contro lo Yemen da parte dell’Arabia Saudita, appoggiata politicamente e con armi dall’occidente, USA in testa. Migliaia di yemeniti morti, carestia, embarghi sauditi, un paese già povero disintegrato. Ed ora, dulcis in fundo, parrebbe che le acque di alcuni corsi di acqua dello Yemen siano state contaminate con rifiuti radioattivi dai sauditi.
Il Ministero dell'Acqua e dell'Ambiente dello Yemen ha messo in guardia sull'inquinamento dell'acqua potabile nella provincia strategica di Hodeidah, sottolineando le gravi minacce per la salute derivanti dall'esposizione ripetuta a tracce di metalli pesanti, tra cui piombo, mercurio e arsenico.
Il 28 agosto il ministero ha accusato la coalizione guidata dai sauditi di aver distrutto 2.995 impianti idrici dall'inizio della guerra nel 2015, tra cui dighe, barriere, pompe, serbatoi, canali di irrigazione e reti di irrigazione.
Abdul Karim al-Safiani, vicedirettore dell'Organizzazione per le risorse idriche dello Yemen, ha dichiarato durante una conferenza stampa di aver scoperto sostanze altamente radioattive e metalli tossici nelle risorse d'acqua dolce della provincia di Hodeidah.
Safiani ha anche indicato che oltre 20 milioni di yemeniti non hanno accesso all'acqua potabile, secondo le statistiche fornite dalle organizzazioni internazionali.
Il danno dell'assedio guidato dai sauditi al settore idrico e ambientale dello Yemen è stimato in oltre 1,7 miliardi di dollari, 432 miliardi di riyal, secondo Abdulsalam al-Hakimi, viceministro dell'Acqua e dell'Ambiente.
Hakimi ha evidenziato che la distribuzione irregolare del carburante diesel e il suo prezzo elevato avevano costretto i sistemi di pompaggio dell'acqua a ridurne la capacità.
Oltre all'inquinamento dell'acqua potabile, Hakimi ha avvertito sul deterioramento del settore energetico e della sospensione dei servizi in diversi ospedali.
Il Consiglio della Shura yemenita a Sanaa ha ricordato che il continuo blocco delle spedizioni di carburante da parte della coalizione a guida saudita porterebbe a "interruzioni totali di energia elettrica per ospedali, centri di dialisi, asili nido e pozzi d'acqua", esortando a fermare immediatamente il saccheggio in corso del petrolio yemenita.
L'aggressione guidata dai sauditi allo Yemen ha portato alla mancanza di fonti di acqua potabile pulita, nonché all'aumento dei prezzi e alla svalutazione della valuta locale. Ciò ha portato al deterioramento delle condizioni di vita della maggior parte delle famiglie, in particolare delle più povere.
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha affermato in un rapporto del 3 luglio scorso che "la crisi idrica in Yemen colpisce milioni di persone ogni giorno", osservando che "la rete di condotte idriche nel paese povero copre solo il 30 per cento della popolazione.”