"Voleva aiutare la Grecia".... le fake news per Draghi superano il senso del ridicolo
Hanno detto di sì al Governo Draghi, hanno votato in favore del Recovery and Resilience Facility. Adesso vi dicono che Mario Draghi nel 2015 – chiudendo i rubinetti della BCE – voleva aiutare la Grecia.
E così, dopo anni di acrobazie lessicali, viene fuori la verità.
E cioè che il voto - come abbiamo sempre sostenuto - lo si dà al partito, non alla singola persona.
Perché quello che conta sono statuto e programma.
Il singolo politico deve conformarsi alla linea di partito. L’unica alternativa è dare le dimissioni.
I partiti, esattamente come la UE, come il MES, come il Recovery Fund e come il Governo Draghi, non si cambiano da dentro. Al limite sono loro a cambiare la singola persona.
L’alternativa, quando non c’è, va costruita.
E i lavoratori italiani - pubblici e privati, piccoli imprenditori e artigiani - non ce l’hanno da tanti, troppi anni, l’alternativa.
Dagli anni 80 in pratica.
Altro che “tuttosubitisti”, noi lo diciamo da anni: la strada sarà lunga, molto lunga, e irta di ostacoli.
Ma non esistono alternative a quella della costruzione di un partito sovranista. Ancora meglio di un’alleanza di forze sovraniste.
Cioè anti-unioniste e socialiste, per il ripristino della Costituzione del ’48.
Di tempo, andando dietro a improbabili scorciatoie, ce ne hanno fatto perdere abbastanza.
È tempo di militare.