Soleimani e intervento russo in Siria. Nasrallah svela un dettaglio inedito

Soleimani e intervento russo in Siria. Nasrallah svela un dettaglio inedito

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Alcuni giorni fa il portale Middle East Observer ha pubblicato un'intervista realizzata il 27 dicembre scorso da Ghassan bin Jiddo, fondatore e direttore dell'emittente libanese Al Mayadeen, nel corso della quale il Segretario generale di Hezbollah, Nassan Nasrallah rivela un dettaglio inedito sulla partecipazione della Russia alla guerra in Siria.

Nasrallah ha svelato come il generale iraniano Qassim Soleimani tenne un incontro di due ore(la stampa israeliana all'epoca diede risalto alla notizia non a caso) con il presidente russo Vladimir Putin e lo convinse ad entrare militarmente nella guerra in Siria a sostegno del governo di Damasco e dei suoi alleati.

Non sembrerebbe un azzardo ipotizzare, che questa mossa strategica è stata all'origine della vendetta degli USA contro il Generale iraniano. Si potrebbe contestare che l'intervento della Russia in Siria, a fine settembre 2015, avvenne quando era presidente Barack Obama e Soleimani fu ucciso da Trump, verissimo, ma democratici o repubblicani gli interessi egemonici degli USA sono sempre gli stessi non c'è bisogno di fare riferimento al famigerato Deep State. Tutto è alla luce del sole, Obama o Trump, quello che ha fatto Soleimani non poteva restare impunito . Così come l'intervento della Russia di Putin in Siria non ha certo migliorato le relazioni tra Washington e Mosca.

Ecco il video dell'intervista di Ben Jiddo a Nasrallah con sottotitoli in inglese. A seguire la trascrizione della traduzione in italiano.

 

 

Ben Jiddo: Il martire Qassim Soleimani ha davvero incontrato il presidente russo Vladimir Putin e gli ha parlato di persona dello schieramento delle forze russe in Siria?

Sayyed Nasrallah: È corretto. C'erano state discussioni prima (riguardo a questo problema). Come sapete, prima del suo intervento (in Siria), la Russia mantenne una posizione (puramente) politica. Inizialmente era come una presa di posizione politica. La Russia poneva il suo potere di veto nel Consiglio di sicurezza per difendere e proteggere (la Siria). Forniva aiuto in questioni logistiche e di intelligence, ma (il suo sostegno) non è mai arrivato al punto di stabilire una presenza (militare) (in Siria). Ad ogni modo, i cambiamenti nella battaglia in Siria sono iniziati solo nel secondo anno (di guerra). La curva (che mostra l'autorità / posizione del governo siriano) stava scendendo nel primo anno, ma nel secondo e terzo anno la curva ha cominciato a salire.

Tuttavia, ovviamente, la battaglia si sarebbe trascinata ...

Ben Jddo:(la curva ha iniziato a salire) a metà del 2013 ...

Nasrallah: (La battaglia) si sarebbe trascinata molto più a lungo (se non fosse stato per l'intervento della Russia). Pertanto, l'intervento militare della Russia (in Siria) è stato molto importante. Non possiamo negarlo.

Quel giorno (quando Soleimani andò in Russia), il presidente russo Putin era titubante e, come sapete, la Russia era praticamente assediata (all'epoca). Non aveva (nessuna influenza) nella regione, cioè in Medio Oriente. (Gli Stati Uniti) avevano persino privato la Russia (della sua influenza sugli) stati dell'Europa orientale. Uno dopo l'altro, (certi) stati che erano vicini alla Russia e si trovavano all'interno della sua sfera di influenza furono soppiantati dall'America.

Indipendentemente da ciò, (i russi) erano preoccupati per questa decisione (intervento in Siria) in quanto poteva essere un passo rischioso, destinato a fallimento o che avrebbe potuto avere successo. Di conseguenza, non è stata una discussione politica a convincere (Putin), ma piuttosto una discussione militare. All'epoca, dopo il coordinamento tra Iran e Russia, il nostro fratello Hajj Qassim (Soleimani) andò a Mosca e incontrò il presidente Putin per due ore: la durata dell'incontro è importante. Erano presenti (anche alla riunione) numerosi funzionari militari, di sicurezza e politici rilevanti. Hajj (Qassim) mi ha diede questa (informazione) lui stesso… (l'ho sentita) direttamente da lui, non attraverso il passaparola. Disse: "Ho messo le mappe sul tavolo e (ho iniziato a parlare): la situazione attuale, la nostra posizione / posizioni (e con 'nostro' si intende l'esercito siriano e tutti i suoi alleati), la posizione / posizioni del gruppi armati, opportunità di azione (militare) e possibilità di successo”. (In questo incontro) lui (Soleimani) presentò a (Putin) un rapporto strategico (completo) sulla situazione in Siria e nella regione, (e ha spiegato) l'idea proposta ed i risultati attesi. Naturalmente, (nella riunione) usò un linguaggio scientifico, obiettivo, militare e da campo di battaglia (basando le sue dichiarazioni) su mappe, aree terrestri, numeri e statistiche. In questo incontro, il presidente Putin disse a Hajj (Qassim): "Sono convinto", e la decisione (per uno sforzo militare russo in Siria) fu presa. Questo è quello che sentì da Hajj Soleimani, ed è (ora) ben noto a tutti.

Ben Jiddo: Quindi possiamoo dire che l'intervento russo (in Siria è iniziato) con un'iniziativa iraniana in consultazione con Damasco, o su richiesta della Siria?

Sayyed Nasrallah: era su richiesta della Siria. (La Siria) voleva che (la Russia) prendesse parte (a questa guerra).

Ben Jiddo: Quindi la Siria non lo chiese direttamente (alla Russia di intervenire)?  

Sayyed Nasrallah: (La Siria) non chiese mai alla Russia (di intervenire)? Non lo so, ma suppongo di sì. Sarebbe stata la scelta più ovvia perché c'era una reale necessità ...

Ben Jiddo: Ma Putin ...

Sayyed Nasrallah: ... c'era un reale bisogno di aiuto. Signor Ghassan, c'è una leadership, un governo, un paese che stava affrontando una guerra globale, quindi sarebbe stato normale (per la Siria) chiedere aiuto alla Russia. La Russia esitava a intervenire. Le discussioni siriana e iraniana... Guarda, sono piuttosto obiettivo e razionale. Non mi piace creare miti. Non è esatto dire che Hajj Qassim Soleimani (da solo) è colui che convinse Putin a intervenire (in Siria). Preferisco dire che attraverso la sua lettura strategica (degli eventi), l'argomentazione, la logica convincente e la personalità carismatica, Hajj Qassim Soleimani fu in grado di fornire un'eccezionale valore aggiunto a tutti i precedenti sforzi che poi portarono la Russia a prendere la decisione di intervenire in Siria. Furono compiuti grandi sforzi (prima) e si tennero molte discussioni, ma il presidente Putin rimase esitante.

Hajj (Soleimani) riuscì a convincere (Putin). Come sapete, era abile nell'arte della persuasione e aveva una logica (impeccabile). Non ha usato la retorica (vuota). Affatto. Ha usato un linguaggio scientifico, spiegando i (possibili) risultati militari e sul campo di battaglia, così come i risultati politici dell'intervento (russo) (in Siria). Credo che oggi - in seguito all'intervento (russo) in Siria e alle grandi trasformazioni regionali e globali - Russia, Presidente Putin, il popolo russo e tutti sappiano che la Russia ha ritrovato la via del ritorno sull'arena internazionale attraverso la porta della Siria.

 

 

 

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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