Siriani rovistano nei rifiuti. A pochi metri gli Usa rubano il loro petrolio
Del vento della sedicenti primavere arabe, dopo 10 anni, ormai è rimasto solo l'olezzo puzzolente della spazzatura.
Di quale spazzatura parliamo? Quella in cui i siriani sono costretti a rovistare per trovare cibo, vestiario. Ironia della sorte, e bisogna farne davvero poco data la tragedia in atto, è che questa spazzatura è situata vicino ai giacimenti petroliferi che sono sotto il controllo degli Stai Uniti d'America, presenti nel paese arabo, come ha ribadito più volte il loro ex Presidente Trump, "per rubare il petrolio". A fare la guardia al bottino saccheggiato le milizie guidate dai curdi, sedicenti 'forze democratiche siriane'. "Democratiche" si addice bene, perché quando Washington parla di diritti e democrazia alla fine è solo il saccheggio delle risorse del sventurato di turno che si prepara.
Syrians digging through trash in front of oil wells occupied by the US military on a network that actively campaigned along with its state parent for the dissolution of the Syrian state https://t.co/UPIsMCRX3g
— Max Blumenthal (@MaxBlumenthal) January 31, 2021
Ancora più beffarda risulta la circostanza che la Siria esportava petrolio fino al 2010, era il granaio del medio oriente, aveva un sistema sanitario pubblico, riferimento anche per i pazienti provenienti da altre nazioni. Ora la sua popolazione vive privata dei beni essenziali in un inverno particolarmente rigido.
La Causa? Non bisogna dare solo colpa alla guerra per procura ordita da Occidente e Monarchie delle Golfo che hanno provocato già morte e distruzione, ci sono anche le sanzioni, comminate anche servilmente dall'Unione Europea, le ultime degli USA, il cosiddetto Caesar Act, che stanno strangolando il popolo siriano.
Non vogliamo fare la retorica sui "siriani poveri disgraziati", perché il popolo siriano ha dignità da vendere.
Come ha recentemente affermato il Frate Marista Blu George Sabé da Aleppo, "la popolazione siriana, di Aleppo con il mio appello[contro le sanzioni] non vuole mendicare l'aiuto dei grandi organismi umanitari per il suo diritto alla vita ma vivere come tutte le altre popolazioni nella dignità."
Un messaggio chiaro, ogni parola è superflua.
Confidiamo che la Siria vincerà questa guerra, dopo aver già dato un esempio di Resistenza ai popoli del mondo.
Di spazzatura resterà quella necessaria a seppellire gli Stati Uniti d'America, La Nato l'UE.